Un nuovo test per distinguere la comune influenza dal Covid

Un nuovo test per distinguere la comune influenza dal Covid

20 Ottobre 2020 0 Di Luigi De Rosa

Distinguere il Covid dall’Influenza stagionale, la mission di un tampone naso-faringeo in via di sperimentazione avanzata allo Spallanzani di Roma.

 

Febbre, tosse secca, mal di testa, vomito e dolori addominali. I classici sintomi dell’influenza stagionale sono sovrapponibili a quelli del Covid-19 anche se si tratta di due virus differenti. Da qui la preoccupazione sorta in questi mesi tra gli addetti ai lavori anche se l’influenza stagionale non si è ancora diffusa. Ad oggi però l’unico mezzo per capire se si è contratto il Covid-19 o l’agente virale che arriva puntualmente ogni inverno è il tampone. A Roma però presso l’Istituto Spallanzani è in corso una sperimentazione che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria, si sta infatti provando un test naso-faringeo in grado di distinguere l’influenza stagionale sia di tipo A che di tipo B dal virus SARS-CoV-2. Uno strumento dunque che se si rivelerà valido, sarà fondamentale quest’inverno per combattere quella che nella classificazione internazionale è stata definita “twindemic” la doppia pandemia che ci aspetta: influenza e Covid. A luglio è stato dato il via libera ad un esame capace di rilevare tutti e due gli agenti virali presso i Centri di controllo e prevenzione delle malattie virali affiancati da due aziende, la DiaSorin che a settembre ha avuto l’approvazione negli Stati Uniti e la Innoliving di Ancona, il cui test è iscritto al ministero della Salute. Sostanzialmente si sta testando un tampone naso-faringeo che grazie a un’analisi, in un quarto d’ora, individua qual’è il virus che ha scatenato i sintomi. La doppia diagnosi si deve alla struttura dello stick, composta di due contenitori nei quali viene versato il reagente dopo averlo miscelato con quello che è stato prelevato. Il virus influenzale A-H3N2 è arrivato in Italia a fine settembre ed è stato isolato per la prima volta in un bambino di nove mesi nell’ospedale di Parma ed è da un paio di settimane che il relativo vaccino è somministrato negli ambulatori dei medici di famiglia. Quest’anno la protezione è consigliata ai bambini dai sei mesi ai sei anni e agli over 60. Il virus influenzale di quest’anno si è già diffuso in Australia, e le informazioni dei sanitari australiani sono molto rassicuranti nel senso che il ceppo dell’A-H3N2 in circolazione non presenta carattere aggressivo. Infine è bene rammentare che quando si contrae una normale influenza i sapori e i profumi si continuano a sentire, con il coronavirus si ha la perdita da parte dei sensori sia della bocca che del naso sia del gusto che dell’olfatto.