Umani o umanoidi? La truffa dell’intelligenza artificiale

Umani o umanoidi? La truffa dell’intelligenza artificiale

10 Gennaio 2024 Off Di Miriam Perfetto

Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il discorso di fine anno, ha posto l’attenzione anche sul metaverso sostenendo che “la tecnologia ha sempre cambiato gli assetti economici e sociali. Adesso, con l’intelligenza artificiale che si autoalimenta si sta generando un progresso inarrestabile,destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali e relazionali”. Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo dell’inizio del terzo millennio, ne parliamo con l’avvocato Augusto Maresca, molto preoccupato riguardo questa realtà che si sta delineando. Con molto amaro in bocca, direi quasi con rassegnazione, l’avvocato, così ci risponde: “I più tenaci no-vax, quelli che mettono in dubbio l’efficacia dei vaccini, o non credono alle variazioni climatiche, ai gravi dissesti ambientali, prodotti dalla mano dell’uomo, non possono negare che è in corso un processo di disumanizzazione che si avvia, come un cancro, alla fase terminale. E qual è la fase terminale? È la realizzazione, l’attuazione della cosiddetta “intelligenza artificiale”. Se ne sta parlando, in questo momento, ma non se ne conoscono bene gli effetti

Quando è iniziato questo processo? Non è facile a dirsi, certamente in questi ultimi anni, con l’incalzare della globalizzazione, della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale e altro ancora, insomma con l’evolversi del progresso tecnologico. Non ce ne siamo accorti, e non ce ne dovevamo accorgere.

Un antipasto ci è stato fornito con la campagna pubblicitaria, negli spot inseriti nelle radio e nelle televisioni, finalizzati si a reclamizzare il commercio, ma che erano veri e propri lavaggi del cervello, per portarci a fare qualcosa che, magari, ragionando avremmo rifiutato. Si sono susseguite invenzioni rivoluzionarie, come i robot, meccanismi sostitutivi delle nostre azioni, ma certamente saggi di creazione artificiale dell’uomo.

Ricorrendo, poi, all’ente matematico per eccellenza, ossia il numero, si è giunti a rapidi risultati di sintesi, rapida individuazione e quantificazione ed allora: codice fiscale, le varie card ed ogni altra forma meccanica di raggiungimento rapido di obiettivi da conseguire nel contesto sociale.

Si è aperto, infine, il paradiso telematico: il computer, i suoi derivati, cioè i cellulari, perle dell’informatica. Avanti tutta con la digitalizzazione, sottraendo sempre più spazio al pensiero, alla ideazione, alle libere fantasie creative.

La digitalizzazione diviene il linguaggio degli analfabeti del pensiero, di chi è incapace di formare una frase, un concetto di contenuti, la saracinesca sul fantasticare.

L’introduzione di questi meccanismi, inquadrati come progresso tecnologico, hanno trovato l’approvazione incondizionata delle banche, degli istituti di credito in generale, di quelli finanziari, delle assicurazioni, dell’ufficio delle entrate. E questo perché? Perché si consente di entrare nel mondo degli altri (utenti ed affini), alla faccia della privacy e, nel contempo, si impedisce di entrare nel proprio. In una parola, un diabolico processo mediatico, privandoci dell’attenzione, del ragionamento, ci sta portando dove “vogliono loro”. Condivido in pieno il pensiero del professore Eugenio Mazzarella che, quando parla di intelligenza artificiale sostiene che la truffa dell’Intelligenza Artificiale sta nel fatto «che non è affatto intelligenza, come ben sanno tutti gli addetti ai lavori, ma computazione artificiale automatizzata». Ed è capace, l’intelligenza artificiale, per la sua superiore potenza di calcolo, di soppiantare l’intelligenza umana. Naturalmente a beneficio di una vita più facile per l’intelligenza soppiantata, per gli umani, soddisfacendone attese, bisogni, desideri ed esonerandoli dalla fatica individuale e collettiva, psichica e sociale, di raggiungerne il soddisfacimento: un mondo di macchine che ci capiscono e ci prendono in cura, dall’inizio alla fine. Non governata, sostiene sempre il filosofo Eugenio Mazzarella, “l’era digitale più che spaesare rischia di svellere l’umano da sé stesso e dal suo ambiente, in nome della truffa dell’Intelligenza Artificiale che vuole consegnare l’umano a una rete di governo e di controllo, anziché dargli più “mondo”, più libertà”. 

 Con l’intelligenza artificiale, continua  Augusto Maresca, dopo averci spogliato di tutto il bagaglio intellettivo, si sostituiscono a noi, suggerendoci cosa fare e ci dicono tacitamente: “non vi preoccupate, non ci pensate…ci pensiamo noi”. Ma chi sono gli autori di tutto questo? I colletti bianchi, le logge, le lobby in generale, i mostri dell’informatica?…Una cosa è certa, muovono i fili del processo mediatico e ci usano come tanti burattini”. Non ci resta che augurarci e sperare che le parole del nostro Presidente della Repubblica possano concretizzarsi “Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona  e nella sua dignità  il pilastro irrinunciabile”.

Restiamo umani, no al processo di disumanizzazione il monito dell’avvocato Augusto Maresca.