Il premio “Capo d’Orlando” al nobel Poul Nurse

Il premio “Capo d’Orlando” al nobel Poul Nurse

27 Aprile 2019 0 Di Gaetano Milone

Ieri, al castello Giusso di Vico Equense la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento istituito dal Museo mineralogico campano – Fondazione discepolo.

A sir Paul Nurse, nobel per la medicina nel 2001 e direttore del Francis Crick Institute di Londra, il Premio Scientifico internazionale “Capo d’Orlando”, ideato da Umberto Celentano direttore del Museo Mineralogico Campano – Fondazione Discepolo- di Vico Equense. Il riconoscimento, consistente in una targa d’argento riproducente uno dei pesci fossili del Cretaceo rinvenuto nell’ottocento a Capo d’Orlando (Vico Equense), è stato consegnato nello storico castello Giusso durante lo svolgimento della 21esima edizione del premio scientifico che annovera nel suo palmares ben quindici premi nobel e che ha visto premiati, per le varie sezioni: l’antropologo Marino Niola (premio “Comunicazione multimediale”); il celebre nutrizionista Giorgio Calabrese (premio “Divulgazione”); il gastroenterologo e direttore del Centro Malattie dell’Apparato digerente del Policlinico Gemelli, Antonio Gasbarrini (premio “Management culturale”); l’ingegnere Alberto Bombassei, fondatore e presidente di Brembo, azienda leader mondiale nel settore dei sistemi frenanti (premio “Scienza e industria”); il direttore del dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, Matteo Lorito, che ha ritirato il premio per la neonata sezione “Scienza e alimenti”.

Sir Paul Nurse, Premio Nobel per la Medicina nel 2001, dal 2010 è il primo Direttore e Amministratore Delegato del Francis Crick Institute di Londra, il più grande centro di ricerca biomedica d’Europa. Nel 1984 entra nell’Imperial Cancer Research Fund per poi presiedere il Dipartimento di Microbiologia all’Università di Oxford. Qui continua il suo lavoro sul ciclo cellulare e avvia nuove aree di ricerca nella genomica. Nel 1996 diviene Direttore Generale dell’ICRF e nel 2002 assume la stessa carica nella ricerca sul cancro nel Regno Unito. Nel 2003 diventa Presidente della Rockefeller University di New York.Dal 2010 al 2015 è Presidente della Royal Society. Dal 2000 al 2015 è consulente del Primo Ministro Britannico nel Consiglio perla Scienza e la Tecnologia. Nel 2013 il Consiglio Culturale Mondiale gli assegna il Premio Mondiale di Scienza “Albert Einstein” e dal 2017 è Consigliere Scientifico Capo della Commissione Europea. Ha ricevuto oltre 60 lauree honoris causa e borse di studio da Università e Istituzioni di tutto il mondo. Dal 2017 è Rettore dell’Università di Bristol. È autore di 350 pubblicazioni sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

Nella conferenza stampa organizzata nel salone di rappresentanza del museo mineralogico – dopo il saluto del sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore che si è detto onorato della presenza del prestigioso premio nobel nella città – Paul Nurse ha risposto con garbo alle domande rivolte da giornalisti e studenti presenti. Alla domanda sul perché sia tra i firmatari dell’appello alle autorità britanniche ad indire un nuovo referendum sulla Brexit ha ribadito che uscire dall’Europa è un grosso errore perché nessuna nazione da sola ha possibilità di sviluppo in tutti i settori e soprattutto quello della ricerca scientifica per la mancanza di grossi finanziamenti.” Da soli non si va da nessuna parte” ha aggiunto lo scienziato che grazie anche ai grossi finanziamenti della comunità europea porta avanti le sue attività scientifiche. Per quanto riguarda poi il Crick Institute –  il più grande centro di ricerca biomedica d’Europa con ben 1200 ricercatori di cui 50 italiani, che si occupa di varie discipline con la presenza di medici, biologi, fisici – Nurse ne ha delineato gli obiettivi principali, che vanno dallo studio del meccanismo che genera la direzione delle cellule, alle cause della riproduzione di cellule impazzite e la differenza di riproduzione delle cellule di ogni tipo di cancro. Un Centro all’avanguardia che gode dell’attenzione del governo inglese (all’inaugurazione presenziò la Regina Elisabetta) e che nei primi due anni di vita ha già raggiunti obiettivi prestigiosi nella ricerca scientifica.