Thomas Capelli, tutti noi dovremmo puntare alla miglior versione di noi stessi

Thomas Capelli, tutti noi dovremmo puntare alla miglior versione di noi stessi

29 Aprile 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Devi sempre essere al limite. Devi fare ogni allenamento, ogni partita, come se fosse l’ultima”. (Kobe Bryant)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido esponente di questo sport: Thomas Capelli.

“Dopo aver iniziato minibasket a Pedrengo (mio paese natale), ho fatto tutte le giovanili da Under 13 a Under 18 nella Bluorobica Bergamo. L’ultimo anno in Bluorobica a Treviglio ho avuto la possibilità di fare qualche allenamento con la BluBasket in A2 allenata da Adriano Vertemati. Ho partecipato a 3 finali nazionali; ho giocato il Trofeo Bulgheroni e il Torneo delle Regioni con la rappresentativa Lombardia. Dalla stagione 2017/2018 gioco per la Seriana Basket: i primi 4 anni in C Silver, quest’anno (2021/2022) in C Gold dopo aver vinto il campionato l’anno scorso (2020/2021). Nell’estate 2021 ho vinto le finali nazionali 3×3 Fisb a Rimini”.

Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?

Parto con questa premessa: nell’ormai Marzo 2020, mese in cui il mondo si è fermato a causa della pandemia, io giocavo ed allenavo nelle palestre di Alzano e Nembro, paesi diventati tristemente conosciuti in tutt’Italia a causa di questo maledetto virus. Inizialmente, come tutti, non sapevo quanto questa situazione sarebbe andata avanti e sembrava davvero di vivere all’interno di un film: la prima grande ondata, nonostante tutto, son riuscito a fronteggiarla mettendo in atto strategie di coping che mi facevano sentire comunque proattivo e vivo. La seconda anche, cercando di creare piccoli progetti e maturare idee che percepivo come importanti per me e per gli altri. Sportivamente parlando creavo mini allenamenti per i ragazzi che allenavo e per chiunque aveva nostalgia della palla a spicchi, ho “tolto le ragnatele” al canestro fuori casa e mi allenavo lì per la gioia dei vicini: diciamo dunque che ho cercato di tenermi sempre in movimento, sia da un punto di vista mentale sia da un punto di vista fisico. Ciò che mi mancava di più era sicuramente la squadra, lo spogliatoio, la competitività e l’agonismo.

Ora come ora, consapevolizzando di ciò che è questo virus e con tripla dose di vaccino, penso sia giusto cercare di vivere più serenamente rispetto ai mesi e agli anni precedenti. Tutto questo cercando di star sempre attenti e non sottovalutare mai nulla, ma ritengo corretto che lo sport abbia ripreso con queste regole e restrizioni: il vaccino ci ha permesso di tornare a una simil vita pre covid e i giri di tamponi l’anno scorso ci ha permesso anche di concludere un campionato che ci ha visto vittoriosi a metà luglio dopo un anno tosto e pieno di sacrifici.

Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?

Penso che i danni più gravi che il Covid ha causato allo Sport siano stati di introiti economici per le società e di crescita e miglioramento per i più giovani. Noi, giocatori formati e con una maturità tecnica pressoché definita, ne abbiamo risentito a livello di forma e condizionamento fisici. Non voglio entrare nelle scelte politiche di questi anni, non è di mia competenza, ma penso in generale che si sia adottata una buona linea di comportamenti sia pre sia post vaccino. La cosa più importante che ora abbiamo ripreso a giocare e ad assaporare la voglia di stare in palestra e migliorare.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico?

È un binomio, quello di Sport-Salute, imprescindibile. Non possono non essere correlati. Per me che gioco a basket da quando ho 5 anni, e da ormai più di 8 anni a livello agonistico, fare sport è sinonimo di divertimento, sfogo, svago, motivazione. Oltre a farti star bene fisicamente e sentirti un atleta, lo sport ha un ruolo essenziale nella salute mentale: fare sport aumenta l’adrenalina, fare sport aiuta l’autostima, fare sport rende efficaci gli sforzi e i sacrifici, fare sport significa saper affrontare le sfide. Son d’accordissimo con chi dice che lo sport è la metafora perfetta della vita: ci sono alti e bassi, e dalle difficoltà devi sempre trovare un modo per riuscire a risalire la china e se migliori come giocatore, diventerai anche una persona più matura perché consapevolizzi determinate dinamiche che ti fan fare il salto di qualità. Per me il basket mi ha aiutato ad avere nuove conoscenze, a rafforzarne altre, a creare un mio status, a formarmi come persona e a togliermi non poche soddisfazioni. Mi ha insegnato cosa significa sbagliare e come fare per correggere gli errori e imparare da quelli.

Cosa ti ha dato e ti dà la pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Molto. Quasi tutto. Come già detto, iniziando a giocare così piccolo, questa possibilità mi ha dato il là a migliorare anche come persona prima e come giocatore poi. Penso che ognuno di noi debba tendere alla migliore versione di se stessi e quindi ho sempre cercato di raggiungere il massimo delle mie opportunità su un campo da basket e finché giocherò lo farò con questa mentalità: cercando di performare mettendo in campo le mie migliori qualità e cercando sempre di coinvolgere i miei compagni di squadra, sia emotivamente sia tecnicamente. E anche per quanto riguarda la crescita sociale il basket è stato fondamentale: mi ha insegnato valori che sono quegli stimoli che mi fanno essere così anche nella vita di tutti i giorni. In famiglia, con amici, in ambito professionale e via dicendo.

In conclusione voglio dire questa cosa. Per me il Covid e tutto ciò che è annesso a questo virus mi ha aiutato a consapevolizzare molte dinamiche, tra tutte quanto lo sport e lo stare a contatto con persone che condividono la mia stessa passione favorisce il mio benessere psicofisico e riduce lo stress. Son più consapevole di che giocatore sono stato e sono tuttora, sto cercando di avere la mia visione e portare avanti questa mia passione mettendo in campo il mio esempio per i più piccoli.