Terzo Settore, lunedì manifestazione Cgil Cisl Uil

Terzo Settore, lunedì manifestazione Cgil Cisl Uil

1 Dicembre 2023 Off Di La Redazione

Le categorie della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil dell’area metropolitana di Napoli hanno indetto per lunedì 4 dicembre dalle 9,30 alle 14,30 una manifestazione con i lavoratori del Terzo Settore impegnati con le cooperative all’interno della Asl Napoli 1 per protestare contro le modalità con cui l’azienda sta operando tagli al personale. In una nota inviata al direttore generale, i responsabili della Cgil De Cicco e D’Acunto, della Cisl Migliore e della Uil Torino segnalano di essere venuti a conoscenza dell’assunzione di 2 educatori sanitari nelle residenze assistite del Frullone e di Scampia, e chiedono di sapere come stanno le cose in quanto “per queste figure non sono previsti inserimenti negli organici alla luce del decreto 97/2018 della Regione, ed al tempo stesso la Asl non avrebbe approvato alcun nuovo fabbisogno di personale”.

Lunedì i sindacati chiederanno di incontrare direttamente il presidente De Luca e solleciteranno i presidenti delle Commissioni e dei Gruppi consiliari a sostenerli in questa vertenza. “Noi – dice Enzo Migliore, responsabile del Terzo Settore della Cisl FP di Napoli guidata da Luigi D’Emilio – non siamo contrari ad assunzioni ed eventuali internalizzazioni dei servizi, ma non si può sostituire il personale attuale chiamando dalle graduatorie degli idonei. E’ una modalità che crea danni enormi sul piano occupazionale e non è sufficiente per assicurare il numero di addetti necessari al funzionamento del comparto. Già oggi l’organico da mille dipendenti delle cooperative impegnati nell’Asl è sceso di alcune centinaia di unità tra OSS, animatori di comunità, educatori, fisioterapisti, assistenti sociali ed autisti, e quelli rimasti nel sistema sono con contratti ridotti a poche ore settimanali. Di questo passo, c’è il rischio che tutto imploda e che nel frattempo non ci siano gli innesti necessari per assicurare i servizi nelle RSA, nei Sert, nelle strutture psichiatriche, negli ospedali. Perciò rivendichiamo un’assunzione di responsabilità della politica: parliamo di anziani con malattie croniche e spesso con patologie invalidanti che hanno bisogno di assistenza, di persone alle prese con problemi di salute spesso importanti e i rappresentanti istituzionali non possono girare la faccia dall’altra parte, come se fosse un problema di altri”.