Tanto tuonò che è giunse il diluvio sull’Asl casertana

Tanto tuonò che è giunse il diluvio sull’Asl casertana

9 Novembre 2018 0 Di Mariagrazia Manna

Nomine “discusse” all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca? Ben prima de “Le Iene” la denuncia della Cisl-Fp di Caserta che risale ad oltre un anno fa…ma l’Azienda sanitaria locale è restata a guardare.

Giovanni Lettieri Direttore sanitario

È sulla bocca di tutti e sulle pagine di molti giornali la cronaca dell’intervento de Le Iene all’Asl di Caserta, per scoperchiare quel pentolone in bollo che è la storia dell’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca e di Giovanni Lettieri, suo direttore sanitario. Ma, come si dice dalle nostre parti, gli arguti scoopisti della satira televisiva arrivano in ritardo, prima di loro una lunga serie di denunce a carico del presidio aurunco, in testa quella della Cisl Fp di Caserta, che aveva in più riprese sollecitato l’Asl, nella persona del Direttore Generale Mario De Biasio, a verificare i requisiti del dottor Lettieri.

“La Cisl Fp aveva visto giusto – racconta Nicola Cristiani, allora Segretario Generale della Funzione Pubblica provinciale, ed oggi Segretario Territoriale della USt Cisl di Caserta – quando in tempi non sospetti aveva chiesto di sollevare il direttore sanitario per mancanza di titoli.

Avevamo posto il problema di un conflitto di competenze tra la direzione sanitaria e il direttore di struttura complessa, in quanto la figura nominata dal direttore generale De Biasio, per svariate ragioni, non poteva espletare le funzioni di direttore sanitario.

In sostanza il dottor Lettieri  è contrattualizzato attraverso un articolo 18 prorogato, che notoriamente, non  può superare i 12 mesi, mentre il dirigente è in carico già da molti anni e continua ad occupare un posto che non gli compete, illegittimamente, questo sotto gli occhi di tutti.

E non solo la questione contrattuale va a pesare su questa intricata situazione, altresì l’assenza dei requisiti necessari, per esempio una fondamentale specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica.

E’ passato più di un anno da quando dalla segreteria del nostro sindacato partiva la nota diretta al D.G. dell’Asl casertana e non solo, nella quale chiedevamo sia la verifica dei requisiti del D.S. del San Rocco, che gli atti amministrativi dell’ospedale relativi al personale e a numerose disposizioni di servizio ritenute illegittime, che, ovviamente hanno avuto una ricaduta negativa sull’efficienza ed efficacia della macchina sanitaria dell’ospedale, creando non pochi problemi nell’erogazione dei servizi all’utenza, già particolarmente penalizzata dell’inadeguata assistenza sul territorio.

Non avendo ricevuto alcun riscontro a tale richiesta, nel mese di luglio di quest’anno la Cisl-Fp ha rinnovato tale denuncia al direttore generale. La situazione dell’ospedale infatti si è fortemente deteriorata e, con essa, il clima di tensione già esistente.

Alcuni primari di ruolo, infatti, non sarebbero propriamente al posto giusto e ciò ha creato una condizione di ulteriore disagio all’interno della struttura ospedaliera. Disagio che si è sommato a quello determinato dalle croniche carenze di personale – di cui l’ospedale aurunco ha sempre sofferto – acuito dall’illegittimità e dall’inefficacia di tutti i provvedimenti adottati proprio perché posti in essere da un dirigente che non possiede i requisiti per ricoprire tale ruolo.

“Il perdurare del silenzio della Direzione Generale dell’Azienda sanitaria casertana su questa vicenda è cosa davvero incredibile e intollerabile. La Cisl Fp ha il merito di aver immediatamente messo nero su bianco una situazione poco chiara a cui ha dato seguito avviando un iter legale per giungere ad un assolvimento di fatto della questione”.

“Bene ha fatto, in questo caso, l’occhio vigile del sindacato ad aver reso pubblica una vicenda che stava minando dall’interno i meccanismi e l’efficienza di una struttura ospedaliera necessaria e fondamentale per la nostra provincia. Peccato per questo episodio triste della nostra sanità che mette ancora una volta il nostro territorio nelle condizioni di essere etichettato come esempio in negativo agli occhi del Paese”.