Stefano Privino: “Nello sport la testa conta più del fisico”

Stefano Privino: “Nello sport la testa conta più del fisico”

20 Ottobre 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione”. (Muhammad Ali)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Stefano Privino.

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

Per noi è stato molto difficile perché non potendo uscire per correre e per allenare la nostra  disciplina  in palestre specializzate e stato difficile. Ci siamo arrangiati in casa con quello che avevamo a disposizione. Per un anno circa hanno sospeso tutte le attività. Quando abbiamo ripreso comunque è stato diverso, batterie di partenza con poca gente impossibilità di fare la doccia e prima di ogni ostacolo dovevamo disinfettarci le mani.. Ora diciamo che siamo tornati alla normalità.

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità? 

Diciamo che nel nostro sport quello che più ne ha risentito è stato la burocrazia delle palestre e quindi l accesso ad esse e le iscrizioni alle gare solo se minuti di green pass e di tampone negativo.

Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?

Io fin da piccolo ho sempre giocato a calcio poi così per curiosità nel 2017 ho partecipato ad una gara a Rapallo la Rea Palus Race e ho fatto un 3 posto inaspettato e da lì mi sono innamorata di questo sport e non ho più spesso. Abitando ad Avegno un paesino fin da piccolo mi divertivo ad arrampicarmi sugli alberi saltare muri ecc e questo è stato d’aiuto.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Direi tantissimo. La testa è tutto. Mi ricordo all’Europeo dove di gambe stavo bene e fisico anche ma ho avuto una crisi di testa e mi sono dovuto ritirare. Quando la testa dice no è no. Poi la corsa ci vuole tanto per raggiungere un buon ritmo ma niente per perdere tutti i progressi.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?

È uno sport individuale dove si pratica corsa si superano ostacoli diciamo si torna bambini. Io lo Consiglio perché è uno sport completamente diverso dai soliti sport. Sembra di essere a fare un esercitazione militare.