Sanità, la Cisl-Fp sull’inchiesta all’Asl Napoli 1

Sanità, la Cisl-Fp sull’inchiesta all’Asl Napoli 1

18 Maggio 2022 0 Di La Redazione

Lorenzo Medici (Cisl-Fp Campania): “Amarezza. Ma troppa sciatteria nella gestione”.

 

“C’è amarezza da parte nostra nel riscontrare che l’inchiesta sull’Asl Napoli 1 tocca i vertici dell’azienda e della stessa Regione. La giustizia farà il suo corso fino in fondo, e ci sarà chiarezza sull’accaduto. Ma ora ci aspettiamo dal presidente De Luca un <invito a scomparire> anche per le elités indagate, come si fa in ogni paese civile, e come d’altro canto prevede lo stesso regolamento regionale sulla rotazione degli incarichi. Questo non tanto per effetto dell’azione giudiziaria in atto ma per le deficienze già certificate in passato dalla Corte dei Conti”.

Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica della Campania, sottolinea che “per ovvi motivi di opportunità” è necessario procedere a collocare altrove le persone sotto i riflettori dei magistrati nelle more della decisione del tribunale e ribadisce la gravità della situazione esistente nella sanità anche alla luce di quanto ha spiegato la magistratura contabile in un’apposita adunanza.

“Purtroppo – dice il segretario generale – c’è una eccessiva sciatteria nella gestione della cosa pubblica. La delibera della Corte è inquietante, e fa emergere l’ennesimo scandalo in un settore che negli ultimi anni troppe volte è balzato alla ribalta negativa della cronaca. La verifica sui bilanci del 2018 e del 2019 ha accertato che sono stati effettuati doppi pagamenti per oltre 62 milioni di euro! Stiamo parlando di 120 miliardi di vecchie lire che devono essere recuperati, ci rendiamo conto? E chi ha queste competenze che ha fatto? Dormiva? Addirittura, la Corte rileva che c’è un chiaro deficit di programmazione su cui la Giunta regionale, cui compete approvare i bilanci di esercizio delle aziende sanitarie, poteva e può intervenire, per evitare le sostanziali differenze esistenti tra gli importi iscritti nel bilancio preventivo e quelli rilevati in sede di bilancio di esercizio. Insomma, sono troppe le cose che non vanno e che esigono chiarezza. Parliamo di risorse pubbliche – conclude Medici – ovvero di soldi dei cittadini. Chi ne fa un cattivo uso non può restare in nessun modo impunito. Non sarebbe giusto”.