Riabilitazione Avellino, le ragioni della protesta Aspat

Riabilitazione Avellino, le ragioni della protesta Aspat

8 Marzo 2022 0 Di La Redazione

L’Associazione della sanità privata accreditata territoriale maggiormente rappresentativa della macroarea Riabilitazione/Sociosanitario e Salute Mentale, su input dei Centri privati accreditati della Asl Avellino ha organizzato per giovedì 10 marzo 2022 (ore 10:30) una Conferenza Pubblica per la proclamazione dello stato di crisi del comparto e l’avvio delle iniziative di mobilitazione.

Totale carenza dei compiti previsti in capo all’istituito Tavolo Tecnico Paritetico Aziendale della Macroarea che non è stato convocato da oltre diciotto mesi, con conseguente paralisi dell’attività procedimentale ascritta dal Protocollo d’Intesa ad entrambe le componenti pubblica e privato datoriale e finalizzata alla corretta e ordinata gestione del rapporto contrattuale. Pertanto, la prevista attività (in essere dal 2003) si è limitata dal 2020 alle sole comunicazioni del monitoraggio della spesa, ovviamente prive di alcuna efficacia.

Il biennio della pandemia non è stato gestito e l’attività amministrativa e contabile risulta allo stato sospesa nonostante le numerose sollecitazioni delle Associazioni di Categoria, non ultima la nota ASPAT del 16/2 u.s. con la quale si chiedeva di adottare risolutivamente un “percorso metodologico” condiviso ed in analogia ad altre ASL della Campania.

Non sono stati conclusi i consuntivi dell’annualità 2020 – 2021, i pagamenti delle prestazioni erogate ed in corso di erogazione sono stati bloccati dal settembre scorso, con grave pregiudizio dei bilanci societari e con nocumento del rating finanziario che di fatto limita l’accesso dei Centri al credito bancario.

Perdurando questa gravissima situazione di paralisi, le strutture riabilitative private accreditate della ASL Avellino a breve, da un lato, non saranno più in grado di pagare gli stipendi al personale e agli operatori e saranno costrette, loro malgrado, ad avviare presso la Camera del Lavoro le relative procedure di mobilità e, dall’altro, dovranno necessariamente ridurre ai cittadini i Livelli di Assistenza con ulteriore implementazione delle Liste di Attesa. Questi i quattro punti dolenti che hanno scatenato la protesta con  la quale l’Aspat chiede “alla DG Dr.ssa Morgante di attuare con carattere di estrema urgenza quanto previsto dalla normativa al fine di consuntivare il biennio 2020 – 2021 e consentirci il regolare svolgimento delle attività assistenziali e riabilitative dell’anno in corso”. “Diversamente –chiude l’associazione dei riabilitatori – se dietro l’assordante silenzio e l’imbarazzante inosservanza della normativa da parte della Direzione Generale Strategica dell’ASL Avellino si celasse un disegno preordito di precarizzazione del privato accreditato, dichiariamo sin d’ora che siamo pronti a mobilitarci con tutte le nostre forze ed in ogni direzione per tutelare il ruolo storico di concessionari di Servizio Pubblico attribuitoci da oltre quarant’anni dal SSR e che, come ben noto, è riuscito a garantire ai cittadini avellinesi ed irpini l’inalienabile diritto costituzionale ai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza”.