Quando l’orco è ministro di culto (V parte)

Quando l’orco è ministro di culto (V parte)

28 Ottobre 2019 0 Di Aureliano Pacciolla* e Antonio Iaia**

Il ruolo della psicologia giuridica nei casi di abuso sessuale perpetrato da sacerdoti in Italia. L’adozione di “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”.

 La scelta degli psicologi. A fronte di questa analisi della domanda sulla specifica tipologia dei soggetti e obiettivi appena indicata, quali sono le caratteristiche che dovrebbero avere gli psicologi in questi casi?

Innanzitutto lo psicologo non potrà diagnosticare la presenza o assenza di vocazione; questo non rientra nelle sue facoltà. Lo psicologo si dovrà occupare della individuazione e della crescita di quegli aspetti della personalità che permettano al candidato di accogliere in pienezza e libertà la vocazione.

Più specificamente, gli psicologi aiutare gli educatori a individuare nei candidati eventuali problemi di psicopatologia e quelli di immaturità superabili con un adeguato aiuto.

Tutto ciò potrà essere meglio specificato nei seguenti punti:

  1. a) aiutare i seminaristi a raggiungere una maggiore conoscenza di sé, dei propri punti di forza e delle proprie fragilità, offrendo un accompagnamento specifico che, al servizio del loro cammino spirituale, favorisca il superamento delle inconsistenze individuate e ne rafforzi la struttura della personalità̀;
  2. b) mettere a disposizione del rettore e del direttore spirituale, con il consenso scritto degli interessati, il risultato della loro consulenza, per precisare le linee pedagogiche più adeguate, tenendo conto della personalità̀ e dei problemi che i soggetti stanno affrontando;
  3. c) nella misura in cui ne sono richiesti, collaborare con l’équipe educativa nella progettazione e nella verifica degli interventi educativi comunitari;
  4. d) illustrare alla comunità o alle singole classi qualche tema psicopedagogico di particolare rilevanza, specie nell’ambito relazionale e affettivo-sessuale allo scopo di trattarlo anche in gruppo;

Nella scelta degli psicologi di riferimento, bisogna accertarsi della loro adeguata e prolungata preparazione accademica e pratica. La preparazione accademica e l’esperienza clinica dovrebbe includere anche la conoscenza dei punti rilevanti del Diritto Canonico in relazione alla vita religiosa consacrata e alla vita sacerdotale.

È necessario inoltre verificare che la base su cui si fonda il loro lavoro sia coerente con la dimensione trascendente della persona e con l’antropologia cristiana della vocazione. Il superamento dei vari riduzionismi (fra cui lo psicologismo, il sociologismo e il biologismo) dovrà considerare adeguatamente l’interazione fra struttura di personalità e i valori morale e l’autotrascendenza.

Gli psicologi dovranno effettuare i loro interventi limitatamente ai colloqui di valutazione psicodiagnostica, di sostegno e di crescita, evitando situazioni in cui potrebbe essere messa in pericolo la riservatezza cui sono professionalmente tenuti.

Compito degli psicologi potrebbe essere, a parere del sottoscritto, promuovere la tolleranza zero anche per le false accuse e aiutare il processo di persone e di riabilitazione delle parti in causa.

*Psicologo e psicoterapeuta, perito forense, già docente di psicologia generale e psicologia della personalità all’Università Lumsa-Humanitas di Roma.

** Avvocato