Ozono per difendersi dal Coronavirus?

Ozono per difendersi dal Coronavirus?

28 Febbraio 2021 0 Di La Redazione

Umettando con una piccola quantità del prodotto, questo si distribuirà sulle mucose attraverso la salivazione, per poi evaporare grazie al calore corporeo e creare così un ambiente ostile ai virus.

 

È di un ingegnere casertano l’idea che potrebbe rivoluzionare la gestione quotidiana del virus Covid-19. L’intuizione dell’ingegner Giovanni Sandomenico, che non è nuovo a brevetti importanti nel campo della meccanica, nasce dalla volontà di contrastare la contaminazione da virus o da batteri creando un ambiente sfavorevole a questi e utilizzando prodotti esclusivamente naturali. Il metodo è già stato brevettato, e da lui battezzato come Fluid Virtual Mask, e si fonda sull’azione disinfettante dell’ozono. Non si tratta d’altro che di un fluido, nella fattispecie olio di mandorla per uso alimentare, che dopo essere stato opportunamente ozonizzato, dovrà essere apposto nelle prime vie aeree grazie all’ausilio di un cotton fioc. Umettando con una piccola quantità del prodotto, sia l’arco gengivale che l’interno delle narici, questo si distribuirà sulle mucose attraverso la salivazione, per poi evaporare grazie al calore corporeo e creare così un ambiente ostile ai virus. Una vera e propria ozonizzazione del cavo orale, la stessa procedura utilizzata per sanificazione degli ambienti, e che a quanto afferma l’ingegnere casertano garantirebbe una copertura di almeno 8 ore nell’essere umano. La metodica, secondo l’inventore, non produce nessun effetto collaterale ed è assolutamente ecologica perché si risolve in ossigeno libero. Sembrerebbe l’uovo di Colombo, tanto che questo innovativo “dispositivo” si potrebbe addirittura produrre autonomamente, e forse proprio per questo motivo Sandomenico ha trovato molteplici difficoltà nell’intercettare partner per avviare la produzione e la commercializzazione di questa possibile panacea. “Ho provato a proporre a più società la mia invenzione, ne ho parlato anche con eminenti medici, e tutti hanno confermato la validità dell’intuizione. Ovviamente non essendo del settore ho la necessità di affidarmi a chi fa di questa attività il suo pane quotidiano, non essendo in possesso delle risorse necessarie e nemmeno le attrezzature per avviare un processo produttivo” afferma l’ingegner Sandomenico, e continua “e sono stati proprio questi dietrofront improvvisi, forse legati a timori relativi ai forti interessi che girano intorno alla questione Covid, che mi hanno convinto a rendere pubblica la mia idea, affinché questa possa essere promossa dalla base”.