Ospedale di Eboli, una Tac dedicata ai pazienti Covid

Ospedale di Eboli, una Tac dedicata ai pazienti Covid

12 Aprile 2020 0 Di La Redazione

“È stato attivato un nuovo apparecchio radiologico portatile digitale diretto che con sistema wireless ha permesso e permetterà in futuro la esecuzione di controlli radiografici”.

 

Attivata all’ospedale di Eboli una postazione di visualizzazione ed elaborazione dell'”imaging” radiologico per monitorare gli archivi dei pazienti affetti da Covid-19. Con questa attrezzatura sono operativi anche un apparecchio radiologico portatile digitale e una Tac dedicata, strumentazioni per la sicurezza degli operatori e dei pazienti.

“In un momento in cui tutti si adoperano a cercare colpevoli e millantare discredito fomentando un clima di agitazione e confusione tra lavoratori ed utenti, è importante dare anche segnali di attivazione dei percorsi a tutela di tutti, cittadini e lavoratori – afferma Emiddio Sparano, sindacalista delegato Rsu della Cisl-Fp – infatti grazie alla collaborazione della società Fuji è stata attivata una postazione di visualizzazione ed elaborazione dell’“imaging” radiologico in grado di permettere ai medici del centro Covid-19 di Eboli di avere in tempo reale accesso a tutti gli archivi dei pazienti ricoverati affetti da Coronavirus di tutta l’Asl Salerno. Inoltre è stato messo in funzione un apparecchio radiologico portatile digitale diretto che con sistema wireless ha permesso e permetterà in futuro la esecuzione di controlli radiografici in totale sicurezza per pazienti ed operatori.

Ciò in quanto la tecnologia attuale ci permette la esecuzione e la visualizzazione delle immagini senza uscire dalla zona rossa. Piccoli segnali anche in risposta ai tanti pseudo politici e sindacalisti che si sono defilati dalla guerra di trincea e pontificano come leoni di tastiera dai comodi divani dei loro salotti. Una delle due Tac in dotazione è stata dedicata ai pazienti Covid-19 e sospetti con individuazione di un percorso esterno all’ospedale per la salvaguardia degli operatori e degli utenti, lasciando la seconda Tac per il pronto soccorso e l’urgenza no Covid con percorsi separati.

Sappiamo che la strada è difficile e forse sarà lunga per uscire dalla situazione di emergenza in atto, ma tutti noi consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando continuiamo a rivendicare il ruolo partecipativo che ci appartiene sulle scelte che in ogni struttura sanitaria azienda si stanno facendo, anche con forza se occorre. Purtroppo oggi tocca a noi delegati di struttura allertare ed allertarci se ciò non accade consci del fatto che se ciò non avviene è solo perché stiamo decidendo di non partecipare e come spesso accade abbandonare la barca che affonda, decidendo di non concorrere invece a salvarla”.