“Nessuno venga lasciato indietro”

“Nessuno venga lasciato indietro”

1 Dicembre 2018 0 Di Luigi Garbo

3 dicembre, si celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità con l’obiettivo di sostenere la piena inclusione dei portatori handicap nella società.

 

Sono veramente tante le persone portatori di handicap nel nostro Paese. Secondo i dati dell’Istat sono quasi tre milioni i disabili che vivono in Italia, con una concentrazione maggiore nelle isole.

Secondo il Censis invece le persone disabili sarebbero 4,1 milioni, dato frutto della rilevazione a campione effettuata telefonicamente su 1500 persone. I dati Istat, sono invece il frutto dell’analisi sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”, integrata con i dati dell’indagine sui “Presidi residenziali socio-assistenziali”.

A volersi rifare al rapporto Istat “La disabilità in Italia“, nel nostro Paese le persone con disabilità con più di sei anni che nel 2004 vivevano in famiglia sono 2 milioni e 600 mila. A queste vanno aggiunte altre 190 mila che vivevano in istituto.

Tra questi circa 700 mila persone hanno problemi di movimento, oltre 200 mila hanno difficoltà nella comunicazione e nei sensi (incapacità di parlare, vedere o sentire), quasi 400 mila hanno limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana.

Per tutti i soliti problemi di ordinaria inciviltà. Nella stragrande maggioranza delle città italiane, infatti, chi ha problemi di movimento è chiamato a confrontarsi con le problematiche derivanti dalla mancata rimozione delle barrire architettoniche.

Per i non vedenti nessuna segnalazione sonora agli incroci e così via. Quelle che per i normodotati sono ordinarie azioni della vita, alle quali non si fa neanche caso, per i disabili si trasformano in un continuo salto ad ostacoli dall’esito incerto. La giornata mondiale della disabilità è stata istituita nel 1981 proprio per portare all’attenzione di tutti le possibili soluzioni, che esistono, per offrire un aiuto concreto a chi è stato meno fortunato.

L’ONU nel 2006 ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, l’atto è stato ratificato anche dall’Italia nel 2009.

Per la giornata della disabilità, ogni anno, viene scelto un tema diverso. Il focus del 2018 sarà dare la possibilità a persone con disabilità di una vita inclusiva e sostenibile.

Anche per raggiungere gli obiettivi indicati Agenda 2030 Onu per lo Sviluppo Sostenibile. Questo piano ambizioso e globale mira a “non lasciare indietro nessuno”.

“Nel nostro Paese siamo ancora lontani da una cultura della disabilità che sia inclusiva in tutti gli ambiti della vita, ed è la società stessa che ci rende disabili, non lo siamo noi. Tutto può essere normale e mi auspico un giorno che ovunque, nelle case, negli edifici, per le strade, in Tv e sui giornali, siano già inclusi e previsti gli ausili e gli accorgimenti che garantiscono la piena fruibilità e accessibilità anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali – sostiene Francesco Mercurio Presidente del Comitato delle Persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro.

Nessuno oggi, nel nostro Paese, entrando in una casa, si chiede se c’è l’acqua o la corrente elettrica, lo diamo tutti per scontato. Vorrei che questo avvenisse anche per le rampe di accesso agli edifici, per i segnali sonori agli attraversamenti per strada e per la lingua dei segni nei programmi tv, così da diventare una cosa del tutto normale”.