Napoli, monta la protesta dei centri di riabilitazione

Napoli, monta la protesta dei centri di riabilitazione

4 Marzo 2021 0 Di La Redazione

Marco D’Acunto Segretario Sanità Privata Fp Cgil Campania: Riabilitazione in agitazione “se la regione non interviene, da prima di pasqua scioperi a catena”.

 

Il mondo del lavoro legato alla riabilitazione è in forte tensione. Sono già 9 le aziende del settore nelle quali – in alcuni casi la sola FP CGIL, in altri insieme a CISL FP e UIL FPL – è stato proclamato lo stato di agitazione del personale (Serapide Spa, Coop. Puteoli, Co.Se.Sa., Villa delle Ginestre, Centro Flegreo, Dinastar, Centro Manzoni, Therapic Center, Centro Medico Riabilitativo Pompei).

Fisioterapisti, neuropsicomotricisti, logopedisti, educatori, animatori sociali, terapisti occupazionali, oss, infermieri chiedono, da tempo, che venga applicata sia la parte economica che quella normativa del Contratto Collettivo Nazionale della Sanità Privata sottoscritto lo scorso 8 Ottobre.

Due le controparti: da un lato il mondo delle imprese che applica questo contratto che non intende anticipare un euro di partecipazione al rinnovo, dall’altra la Regione Campania che, dopo aver sottoscritto lo scorso 13 gennaio un accordo con le Organizzazioni Sindacali volto a garantire il 50% del costo contrattuale alle imprese, dopo 45 giorni non ha ancora dato seguito a quell’accordo.

Sullo sfondo una operazione molto pericolosa: il tentativo di un mondo imprenditoriale che non applica il CCNL della Sanità Privata di contrattare con la Regione Campania un aumento indifferenziato delle rette che, in virtù del DCA 153 del 29 dicembre 2014 che non distingue le tariffe fra le strutture che applicano diversi tipi di contratto di lavoro, finirebbe per continuare ad incentivare le strutture ad adottare i contratti più convenienti per l’azienda a discapito della qualità dei servizi, della dignità e della professionalità degli addetti del settore e favorendo ulteriormente il dumping contrattuale del quale la Regione Campania, per le sue scelte, è già fortemente responsabile.

A nulla sono valsi fino ad oggi i solleciti in tal senso alla Regione Campania ed i professionisti del settore, adesso, dicono basta.

Nelle prossime ore in altre aziende sarà proclamato lo stato di agitazione del personale e se non arriveranno risposte immediate non resterà altra risposta che scioperi dei lavoratori del settore.