Napoli, mercoledì Presidio Sindacale con i lavoratori al Centro Direzionale

Napoli, mercoledì Presidio Sindacale con i lavoratori al Centro Direzionale

11 Ottobre 2021 0 Di La Redazione

“A Napoli non basteranno nemmeno le assunzioni previste per rimettere in piedi il sistema gravemente menomato negli anni dalla carenza di personale” Parlano così i componenti della segreteria napoletana della funzione pubblica di Cisl Carlo Tortora della Cgil Rosanna Ferreri e della Uil Pierluigi Di Benedetto che mercoledì 13 dalle 10,00 alle 12,00 saranno in Assemblea-Presidio con le lavoratrici ed i lavoratori degli Uffici Giudiziari nella piazza Porzio nello spazio antistante l’entrata del Nuovo Palazzo di Giustizia. Mentre si pensa a una riforma della giustizia per velocizzare i processi, l’informatizzazione e la digitalizzazione degli uffici giudiziari è ancora al palo. E con poco personale i processi saranno ancora più lunghi. “La carenza di personale, a cui si aggiunge il sottodimensionamento degli organici in tutti i dipartimenti, ha raggiunto livelli allarmanti negli uffici giudiziari nella Esecuzione Penale Interna ed Esterna e negli Archivi Notarili – spiega Rosanna Ferreri della Cgil Fp Napoli – La penuria di risorse materiali ed una informatizzazione, che rimane incompiuta nonostante gli ingenti investimenti, sono una ulteriore piaga che non accenna a guarire”.

“Ed è per questo che cerchiamo di spiegare che anche le prossime assunzioni previste dal PNRR (solo a tempo determinato, per la sola amministrazione giudiziaria ovvero addetti all’ufficio per il processo), paradossalmente rischiano di peggiorare la situazione in quanto scaricheranno ulteriore lavoro sulle cancellerie a partire dalle udienze e dalle esecuzioni civili e penali che si moltiplicheranno”. Afferma Carlo Tortora della Cisl Fp Napoli a cui fa eco Pierluigi Di Benedetto della Uil Pa: “Tra le scelte politiche sbagliate emblematica da ultimo è quella che concerne il possesso del Green Pass negli uffici giudiziari e nelle strutture penitenziarie, inspiegabilmente imposto a magistrati, anche onorari e lavoratori, ma non all’utenza (avvocati, periti, testimoni ecc.) che affolla uffici ed istituti nonostante la pandemia ancora in atto”.

“La situazione disastrosa  – concludono i tre componenti delle segreterie Cgil Cisl e Uil funzione pubblica – viene aggravata dalla violazione delle relazioni sindacali disapplicando gli accordi sottoscritti (ci riferiamo ad esempio sulla mobilità ed il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo con particolare riferimento alla contrattazione sul salario accessorio) e le norme di legge approvate dal Parlamento pregiudicando l’efficienza degli uffici, che continua a peggiorare, ed i lavoratori”.