Mondragone, verso il ritorno alla normalità

Mondragone, verso il ritorno alla normalità

6 Luglio 2020 0 Di Al. Ma.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Ingressi in Italia del tutto incontrollati in queste condizioni non arriveremo neanche a settembre”.

 

Coronavirus, Italia “colabrodo” sul fronte controllo ingressi nel Paese. La vede così, e come dargli torto, il governatore della Campania mentre preannuncia il superamento della crisi pandemica nel comune rivierasco casertano e l’imminente superamento della zona rosa. È stato completato nelle palazzine dell’ex Cirio a Mondragone, infatti, l’esame dei tamponi effettuati dopo i 15 giorni di incubazione del virus. Sono stati effettuati altri 450 tamponi e isolati i residui 17 casi positivi per i quali è in corso il trasferimento nelle strutture sanitarie Covid. Il focolaio – secondo quanto riferito nella nota trasmessa dalla Regione – è al momento spento. Si rende così possibile alla mezzanotte di domani eliminare la zona rossa. Come da ordinanza, resta comunque l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto per gli abitanti di Mondragone. Sarebbero pertanto altrove le falle del sistema messo in piedi per contrastare il Covid 19.

“Sugli ingressi in Italia – dichiara Vincenzo De Luca – occorrono controlli rigorosi. Si è per esempio verificato l’arrivo con un volo diretto New York – Roma, di un cittadino campano risultato positivo solo dopo i controlli cui è stato sottoposto arrivato a destinazione, dopo aver viaggiato anche in pullman e in treno. Si segnalano inoltre casi di arrivi di cittadini dell’Est, tra cui braccianti e badanti, in assoluta promiscuità a bordo di pullman, senza nessun controllo efficace. In relazione a qualche altro caso di positività registrato, è bene ricordare ai medici di famiglia di non sottovalutare situazioni in cui il paziente presenta sintomi e di sottoporlo al tampone”.

“Si rilevano comportamenti – conclude il governatore campano – che segnalano un pericoloso rilassamento generale. In queste condizioni il rischio è che non arriveremo neanche a settembre, quando potremo essere costretti ad affrontare l’anno scolastico in condizioni gravissime”. Per la serie, da emergenza nasce emergenza.