Michele Pasquini: “La forza di volontà è il carburante della mente”

Michele Pasquini: “La forza di volontà è il carburante della mente”

2 Ottobre 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Potresti vincerne un po’, potresti perderne un po’. Ma entri, metti alla prova te stesso, diventi un uomo migliore, un individuo migliore, un combattente migliore.” (Conor McGregor)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un valido fighter: Michele Pasquini.

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

Le restrizioni sembravano interminabili per me, non se ne usciva più, e questa situazione più volte ha minato la mia stabilità mentale. Perché io vivo anche per lo sport, e l’obbligo di rinchiudermi a casa è stato devastante, è stato come privarmi di una funzione vitale. La pandemia ha completamente oscurato il mondo dello sport.

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità? 

Lo sport, come tante altre attività interpersonali, è l’espressione massima della socialità, e di certo. una situazione come quella affrontata nella pandemia  è stata a dir poco nefasta, per tutti gli atleti, agonisti e non.  Dobbiamo riconoscere che lo sport aiuta a rafforzare il nostro corpo quanto la nostra mente, e proprio in questo campo, la pandemia secondo me ha giocato un ruolo ‘brutale’, causando incertezze e disagio nella mente degli atleti e negli sportivi in generale; per molti sport è anche autostima e vedersi crollare questo mondo così è quasi inaccettabile. Lo sport in un certo senso ci mantiene lungimiranti, vigili, ci apre la mente, ci da speranze, ci fa crescere, porta a metterci in gioco, a volte ci fa alzare il tiro e ci fa arrivare  sempre più lontani, fino a mete che non avevamo mai pensato di raggiungere. La pandemia ha occluso tutto questo, almeno nella prima fase. Per fortuna  le misure  hanno allentato un po’ la presa e lo sport può nuovamente respirare aria pulita (spero).

Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?

Devo a mio padre, che tengo nel cuore in ogni momento della giornata, da quando ha intrapreso la sua ultima corsa verso il cielo, l’amore per lo sport. Mio padre era un maratoneta, di quelli tignosi, che non si sarebbe mai fermato pur di arrivare al suo obbiettivo. Era un combattente, un leone,  come ogni atleta dopotutto. Non servono dei guantoni da boxe per definirti combattente. Da lui ho preso in prestito la volontà, la pazienza, la forza, la perseveranza. Ho preso queste qualità e le ho riportate nella mia specialità; le MMA. Sono un semiprofessionista, prossimo al Professionismo.

Mio padre è stato il grande campione da seguire sotto il lato sportivo generico. In quello più specifico posso dire che l’amore per questo sport è iniziato all’età di circa 14 anni. Vidi per la prima volta un campione italiano all’opera; ‘ironMike’, conosciuto come Michele Verginelli, che con il tempo ho anche avuto l’onore dia conoscere. Sono stato completamente affascinato da questo mondo, poi con il tempo, praticandolo,  ho scoperto di avere enormi capacità atletiche e tecniche che ancora oggi punto a migliorare. Questo è lo scopo dell’atleta infondo, migliorare le carenze e potenziare le abilità  per preformare al massimo delle potenzialità.

Oggi mi ritrovo a combattere sotto la famiglia dello ‘stray’s team’, a cui devo molto, devo tanto anche al  il mio coach;  Andrea Paone, che  mi ha aiutato ad affinare la tecnica e ha contribuito ad  alimentare la volontà di perseverare in questo sport.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

In ogni sport che si rispetti,  la forza di volontà gioca un ruolo fondamentale; è il ‘carburante della mente’ se vogliamo In altre parole,  senza di esso la macchina non parte.  ‘ volere è potere’ credo che questo detto racchiuda in due semplici parole l’importanza della forza di volontà  che serve nella vita e in questo caso, nello sport.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?

Un consiglio per chi si avvicina alla mia disciplina, beh innanzitutto Consapevolezza. Le MMA sono uno sport di contatto bellissimo, dove dietro allo spettacolo e al business c’è sacrificio, c’è rispetto reciproco, c’è impegno. Il fighter per eccellenza dovrebbe essere una persona più che responsabile, in quanto detiene  delle conoscenze potenzialmente pericolose, ma inutili e ingiustificate se utilizzate senza criterio fuori dall’ottagono. Siamo uomini e non animali, questa è la differenza. Uno può controllare i propri istinti, l’altro no.