Matteo Vincenzi, lo sport ci aiuta a crescere

Matteo Vincenzi, lo sport ci aiuta a crescere

10 Marzo 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla”.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un calciatore di lungo corso: Matteo Vincenzi.

Classe 1991, cresciuto nelle giovanili dell’ Alma Juventus Fano, dove ha disputato un campionato di juniores nazionali e un campionato di Berretti serie C. 
In prima squadra:
4 anni di Promozione nel Valfoglia;
3 anni di Eccellenza, 2 nell’ Urbania e 1 nel Fossombrone (con due rotture del crociato).
Poi 5 anni di 1°categoria con Montecalvo, Santa Cecilia, Mercatellese e ora milita per il secondo anno consecutivo tra le file del Lunano Calcio).

Come ha vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili e severe misure restrittive?

All’inizio non è stato facile, c’era tanta incertezza e le notizie che si sentivano ogni giorno non aiutavano a stare tranquilli. In un primo momento infatti provavo un po’ di ansia e preoccupazione, non tanto per quello che poteva succedere a me, ma per la mia famiglia e per le persone a me care.

Certamente la pandemia ha avuto e sta avendo un forte impatto sulle nostre vite, e per quanto mi riguarda, questo ci porterà a riconsiderare in futuro il giusto valore che daremo alle cose.

Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa se non cattiva gestione politica?

All’inizio la confusione ha regnato sovrana perché nessuno era preparato ad un evento simile.

Secondo me, era necessario avere pronto un piano di emergenza adeguato a queste situazioni, invece ci siamo ritrovati con una serie di protocolli spesso complicati e di difficile applicazione, sia per le società professionistiche ma soprattutto per quelle piccole realtà che rappresentano la stragrande maggioranza dell’intero movimento sportivo italiano.

Ma se da un lato capisco perfettamente le difficoltà della prima parte perché comunque si trattava di una situazione straordinaria, non ho capito perché, dopo un estate in cui si sapeva che c’era l’alto rischio di una nuova ondata del virus, non si è fatto nulla per prevenire anzi, ci siamo ritrovati quasi da punto e a capo, perdendo praticamente un anno intero con danni incalcolabili per le società, alcune addirittura costrette a non iscriversi quest’anno ai campionati, lasciando così un sacco di ragazzi a casa. Ora però con il vaccino, le cose sembrano andare per il verso giusto e sono estremamente fiducioso per il futuro.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute, ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico?

Io sono dell’idea che lo sport, in tutte le sue forme, sia essenziale nella vita, perché ti permette non solo di avere dei benefici dal punto di vista fisico, prevenendo l’insorgenza di malattie, ma soprattutto porta grande benessere a livello mentale.

Nella mia esperienza, ho notato come una buona attività sportiva porti a livello psicologico tanti vantaggi, migliorando l’umore e alleviando lo stress.. e di questi tempi, avere un modo per “scaricare” da sé stessi eventuali pensieri negativi, credo sia un qualcosa di estremamente importante.

Cosa ti ha dato e ti dà la pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?

La pratica sportiva mi ha fatto diventare la persona che sono oggi, perché mi ha insegnato valori importanti come l’amicizia, il sacrificio, la determinazione e la voglia di non mollare mai.

Penso che lo sport aiuti a crescere sotto tanti aspetti, non solo a livello puramente prestazionale, ma proprio nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nelle relazioni interpersonali. Ti dà ogni volta l’occasione per metterti in gioco e migliorare, e personalmente lo trovo molto gratificante.