Mai più la disabilità come barriera alla pratica sportiva

Mai più la disabilità come barriera alla pratica sportiva

2 Novembre 2018 0 Di Gennaro Galano

Il nolano Guido Pasciari è consigliere nazionale federale nel board europeo del paravolley.

Guido Pasciari

In un tempo che brucia tutto troppo in fretta, anche gli spazi di riflessione, la notizia non è freschissima ma abbiamo deciso di darla comunque. A volte ripetere giova, segnatamente quando il tema è di valore assoluto. La notizia è quella comunicata dalla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) che annuncia la nomina del nolano Guido Pasciari, a consigliere nazionale federale, nel board europeo del Paravolley.

Un successo per l’Italia e per la Campania, in un periodo di grande copertura mediatica per la pallavolo: nel Belpaese, infatti, la disciplina inventata dallo statunitense William J. Morgan nel 1896 è praticata da circa 300.000 atleti, rappresentando il secondo sport dopo il calcio per numero di tesserati. E tra questi tesserati, che ogni settimana sudano e si sfidano sui campi di tutta Italia, aumentano sempre più i giocatori affetti da disabilità: si tratta del “sitting volley”, elaborato, in una variante detta “standing” già alla fine degli anni’50 in Olanda, seguendo gli insegnamenti del neurochirurgo Ludwig Guttmann, che propugnava l’inserimento dei disabili nello sport.

Da allora ne è passato di tempo, ma lo sport praticato da disabili è divenuto una realtà più che diffusa: oggi permettere alle persone che vivono una disabilità di svolgere una pratica sportiva e di concorrere con agonismo in una gara è una forma di terapia consigliata da numerosi specialisti.

Fisiatri, ortopedici, neurochirurghi e psicologi sono concordi nel promuovere il binomio sport-disabilità: con queste premesse dunque appare di rilievo proprio la nomina di Guido Pasciari nel board europeo del Paravolley, a chiusura di un biennio di grandi soddisfazioni per le nazionali italiane di “sitting volley”, con la qualificazione femminile al Mondiale 2018 (che si terrà in Olanda a luglio). Molto ancora bisogna fare per inserire il maggior numero di disabili nello sport: ma la pallavolo, con l’impegno della FIPAV, è già sulla buona strada.