L’organizzazione Covid del Campolongo Hospital

L’organizzazione Covid del Campolongo Hospital

7 Aprile 2020 0 Di La Redazione

Sull’emergenza sanitaria da Covid-19 la direzione generale della casa di cura ebolitana a vocazione riabilitativa ha incontrato le segreterie aziendali Cgil, Cisl e Uil.

 

“Sin dagli inizi di marzo abbiamo dato la nostra disponibilità alla Regione Campania e all’Asl Salerno a collaborare con l’emergenza sanitaria Covid-19 – afferma il direttore generale Gianfranco Camisa – successivamente la Regione ha raggiunto un accordo con l’Aiop regionale per la messa a disposizione di tremila posti letto per ricoveri di pazienti Covid e non, nel quale siamo rientrati anche noi. Dopo l’accordo l’Asl ci ha contattato per ricoverare circa 30 persone positive al Covid provenienti da Sala Consilina”.

“Già da fine febbraio siamo riusciti a rifornirci di tutti i Dpi necessari ad un eventuale allargamento della epidemia, pur con grande difficoltà di approvvigionamento – continua Camisa – sempre dalla fine di febbraio è stato formato il personale sulle procedure da adottare, comprese quelle relative al corretto utilizzo dei Dpi”.

Durante il periodo dell’emergenza – conclude Camisa – nessun lavoratore sarà messo in cassa integrazione né licenziato per riduzione di personale”.

Il Campolongo Hospital, per fronteggiare l’emergenza, ha attrezzato un reparto totalmente isolato con quattro ventilatori polmonari. Nel reparto ristrutturato potranno essere accettati due tipi di pazienti Covid asintomatico – paucisintomatici e pazienti in attesa di negativizzazione (asintomatici).

Il direttore sanitario Mario Pepe ribadisce che “sulle misure sanitarie adottate, in collaborazione con diversi consulenti del settore tra cui il nostro infettivologo che ha effettuato un sopralluogo ed ha visionato i protocolli utilizzati confermando la corretta organizzazione dei percorsi sporco e pulito dei dipendenti e anche l’ingresso totalmente separato dei pazienti infetti. Il direttore generale dell’Asl Salerno ha dato mandato al delegato per l’emergenza, il professor Mario Polverino, ad effettuare un sopralluogo dal del quale è stata confermata l’idoneità del reparto e dell’organizzazione per gestire l’emergenza Covid-19 ed anche del personale dedicato tra cui figurano pneumologi, anestesisti, cardiologi, internista con competenze adeguate”.

Dario Falcone della Uil, chiede al direttore sanitario “se è corretto sterilizzare le mascherine utilizzate”. Il direttore sanitario spiega che “è possibile, in quanto in casi di emergenza il protocollo del Ministero della Difesa specifica come riutilizzarle e sterilizzare le, mentre i caschi e gli occhiali possono essere riutilizzati, previa sanificazione”.

Rossella Fiore della Cgil chiede “se tutte le categorie comprese cucina e ditta delle pulizie siano state dotate di Dpi come la disposizione dei pazienti all’interno dei reparti”.

Felice Vocca della Uil conferma “la piena fiducia nell’operato dell’Azienda, precisando che insieme al sindaco di Eboli, dopo le polemiche emerse, ha preso atto della correttezza delle procedure adottate”.

Per Francesco Avossa della Cisl “le procedure adottate trovano conferma tra i rappresentati sindacali aziendali”.