Lorenzo Giannotta, durante la pandemia i bambini sono stati tenuti lontani dallo sport

Lorenzo Giannotta, durante la pandemia i bambini sono stati tenuti lontani dallo sport

17 Febbraio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Nella Pallavolo Esistono due tipi di battute per passare la palla: la semplice battuta e il “bagher”. Il “bagher” si deve fare solo se la palla è bassa, se invece la palla dovesse essere alta si deve fare la battuta con le mani alte.

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un maestro, prima come giocatore e poi come preparatore fisico, di questo sport: Lorenzo Giannotta.

Da Atleta

2019-2020 Camer Galatone Serie C; 2018-2019 CutrofianoMatino Volley Serie D; 2017-2018 Martinucci Cutrofiano Prima Divisione; 2016-2017 M.B. Volley Ruffano Serie C; 2015-2106 M.B. Volley Ruffano Serie C; 2014-2015 S.B.V. Galatina Serie C; 2013-2014 M.B. Volley Ruffano Serie C.

Da Preparatore Fisico

2021-2022 Cuore di Mamma Cutrofiano B1 femminile + Allianz Colazzo Galatone B maschile; 2020-2021 Cuore di Mamma Cutrofiano A2 femminile + Green Volley Galatone B maschile; 2019-2020 Cuore di Mamma Cutrofiano A2 femminile; 2018-2019 Cuore di Mamma Cutrofiano A2 femminile; 2017-2018 Cuore di Mamma Cutrofiano B1 femminile.

Come ha vissuto e come vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili misure restrittive?

All’inizio è stato duro affrontare e confrontarsi con una nuova quotidianità, soprattutto nel periodo del lockdown. Il vivere quotidianamente chiusi in casa, lontani da amici e parenti, credo abbia segnato un po’ tutti. L’incertezza di quei mesi però credo sia stata fondamentale per arginare in parte una situazione fuori controllo che poteva solo

peggiorare. Il post lockdown è stato un periodo di graduale ripresa, anche se le successive misure ci hanno insegnato a dover convivere con il virus, fare costanti sacrifici; imposti soprattutto per la nostra salute. Non ho mai avuto paura, ho sempre confidato nelle misure adottate, e spero che pian piano la nostra Italia si riprenda, psicologicamente ed economicamente.

Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione?

Più che le chiusure indiscriminate, il danno vero e proprio è stato creato dalla demonizzazione dello sport e dell’attività fisica di base. Nei primi mesi di riapertura non c’è mai stata una linea convincente e fondata sulla ripresa di queste attività, fondamentali e di primaria importanza per il benessere psicofisico di tutti noi. Anche nei periodi successivi, con la ripresa delle attività, questa paura del contagio durante la pratica sportiva l’ha fatta da padrona, con sempre meno bambini nei centri sportivi e sale fitness che stentano a ripartire. Dovevamo avere più fiducia nelle misure di igiene adattate. Sicuramente ci sarà una ripresa di queste attività, ma credo sarà lenta, molto lenta. Spero di sbagliarmi.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

Sport e Salute sono a mio avviso fondamentali e indispensabili nella vita di tutti, anche se molto spesso ignoriamo i benefici di tali attività, un po’ per pigrizia un po’ per scarsa informazione. Oltretutto la confusione tra attività sportiva e attività fisica non aiuta, anche perché la sporadica partitella di calcetto tra amici o la passeggiata chilometrica di certo non aiuta, anzi crea fastidi muscolari che allontana ancora di più dalla pratica di queste attività, soprattutto i soggetti sedentari o decondizionati.

Cosa le ha dato l’attività sportiva in termini di crescita sociale e professionale?

Pratico sport dall’età di otto anni, ho giocato per anni a pallavolo e negli anni mi sono spostato dal campo alla panchina iniziando a lavorare come tecnico e preparatore fisico; ho intrapreso e concluso il percorso di studi in Scienze Motorie, lavorando prima a scuola con vari progetti e in Università poi. Lo sport e l’attività fisica sono un punto cardine della mia vita, credo mi abbia dato tanto sotto tutti i punti di vista, soprattutto mi hanno dato l’opportunità di unire passione e lavoro, e per questo mi ritengo estremamente fortunato.