Long Covid, ogni variante ha i suoi sintomi

Long Covid, ogni variante ha i suoi sintomi

27 Marzo 2022 0 Di La Redazione

Le diverse varianti del virus Sars-CoV-2 possono dare origine a sintomi diversi nel cosiddetto long Covid. E’ quanto emerge da uno studio italiano, che sarà presentato in aprile al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive, a Lisbona (Eccmid 2022).
Michele Spinicci e colleghi dell’università degli Studi di Firenze e dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi suggeriscono che i sintomi legati al Long Covid potrebbero essere dunque diversi nelle persone che sono contagiate con diverse varianti. Le stime indicano che oltre la metà dei sopravvissuti all’infezione da Sars-CoV-2 sperimenta sequele nella fase post acuta di Covid. La condizione di Long Covid può colpire chiunque: anziani e giovani, sani e con malattie preesistenti. È stata osservata in persone ricoverate in ospedale e in quelle con sintomi lievi. Inoltre, le donne sono risultate molto più suscettibili agli strascichi del virus, il doppio rispetto agli uomini.
Nonostante cresca la letteratura sulla malattia, il Long Covid rimane poco compreso, riflettono gli autori. Il lavoro condotto è uno studio osservazionale retrospettivo che ha coinvolto 428 pazienti – 254 (59%) uomini e 174 (41%) donne – trattati nell’ambulatorio post-Covid del Careggi tra giugno 2020 e giugno 2021, quando il virus originario e la variante Alfa stavano circolando nella popolazione. I pazienti presi in esame erano stati dimessi dall’ospedale 4-12 settimane prima di presentarsi al servizio ambulatoriale per la visita e di completare un questionario sui sintomi persistenti (mediana di 53 giorni dopo le dimissioni). Inoltre, dalle cartelle cliniche elettroniche sono stati ottenuti dati sull’anamnesi, sul decorso microbiologico e clinico di Covid e sui dati demografici dei pazienti
Circa tre quarti, il 76% (cioè 325 su 428), hanno riportato almeno un sintomo persistente. I sintomi più comuni riportati sono stati mancanza di respiro (37%) e affaticamento cronico (36%) seguiti da problemi di sonno (16%), problemi visivi (13%) e nebbia cerebrale (13%). Le analisi suggeriscono che le persone con forme più gravi, che hanno richiesto l’uso di farmaci immunosoppressori come tocilizumab, avevano 6 volte più probabilità di riportare sintomi di Long Covid. Chi ha ricevuto un supporto di ossigeno ad alto flusso aveva il 40% in più di probabilità di avere problemi di lungo corso. Le donne avevano quasi il doppio delle probabilità di riferire sintomi di Long Covid rispetto agli uomini. I pazienti con diabete di tipo 2 sembravano avere un rischio inferiore. Gli autori precisano che sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio questa scoperta inaspettata.
Nell’ambito della ricerca è stata eseguita una valutazione più dettagliata, confrontando i sintomi segnalati dai pazienti infetti tra marzo e dicembre 2020 (quando era dominante il virus originale) con quelli segnalati dai pazienti infetti tra gennaio e aprile 2021 (quando l’Alfa era la variante dominante), ed è così che si è scoperto un cambiamento sostanziale nel modello dei problemi neurologici e cognitivi/emotivi sperimentati nel post Covid. I ricercatori hanno rilevato che, quando a dominare era Alfa, la prevalenza di mialgia (dolori muscolari), insonnia, nebbia cerebrale e ansia/depressione aumentava significativamente, mentre l’anosmia (perdita dell’olfatto) e disgeusia (difficoltà a deglutire), così come i problemi di udito erano meno comuni.
«Molti dei sintomi riportati in questo studio sono stati misurati, ma questa è la prima volta che sono stati collegati a diverse varianti» fa notare Spinicci. Gli autori riconoscono che lo studio è stato osservazionale e non dimostra causa ed effetto, ma accende i fari su un problema non di poco conto. «La lunga durata e l’ampia gamma di sintomi – conclude Spinicci – ci ricordano che il problema non sta scomparendo e che dobbiamo fare di più per supportare e proteggere questi pazienti a lungo termine. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sui potenziali impatti delle varianti preoccupanti e sullo stato della vaccinazione sui sintomi in corso».

 

 

 

Fonte:http://www.doctor33.it/politica-e-sanita/long-covid-ogni-variante-ha-i-suoi-sintomi-ecco-quali-sono-e-chi-colpiscono/?xrtd=TCLPCASAPVVYASLAVXLXLC