L’oncoematologia di Pagani non può continuare a vivacchiare

L’oncoematologia di Pagani non può continuare a vivacchiare

11 Dicembre 2020 0 Di La Redazione

La Cisl-Fp di Salerno denuncia la grave carenza di personale e la prolungata assenza del direttore generale dell’Asl per cui non si riesce a sbloccare la situazione.

 

“È dal mese di ottobre che era stata segnalata la particolare grave situazione in cui versava la struttura di oncoematologia dell’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani, che richiedeva un potenziamento di personale infermieristico e di supporto e, quindi, di operatori sociosanitari. Si tratta di attività che in continuità assistenziale non potevano essere, e non sono state, sospese, e che purtroppo per l’elevata progressione dell’epidemia in atto andavano potenziate, poiché i problemi sarebbero ovviamente aumentati” – afferma in una nota il segretario generale Cisl-Fp Pietro Antonacchio.

“Spiace dover assistere alla poca attenzione mostrata, a causa dell’assenza del dottor Iervolino, del dottor D’Amato in qualità di direttore generale pro-tempore. Confidiamo nel pronto rientro del dottor Iervolino, manager competente e sensibile, capace di assumersi le responsabilità nelle decisioni. Ora a lui ci si rivolge direttamente poiché prevenire situazioni prima che accadano è da manager attento” – aggiunge il dirigente cislino.

“Il servizio già nell’ordinaria e quotidiana attività prima dello scoppio dell’epidemia in atto, sosteneva carichi di lavoro rilevanti con una dotazione di personale medico, infermieristico e di supporto sottostimata, situazione resa insostenibile a causa dell’evoluzione epidemiologica in atto. Purtroppo la struttura non era più in grado di garantire la continuità assistenziale poiché non riusciva più a ricevere ed accettare, nella coesistenza attuale tra pazienti ordinari già in carico e nuovi utenti che pervenivano dal territorio e dall’ospedale” – prosegue.

“Se al momento dei rilievi inoltrati servivano immediatamente almeno 5 infermieri ed altrettanti operatori sociosanitari, ora serve ricostruire tutta la dotazione organica necessaria atteso che molti operatori sono risultati infetti e molti dovranno essere collocati in quarantena” – conclude Antonacchio.