Lo scoglio del Vervece tra storia, leggenda e profonda religiosità

Lo scoglio del Vervece tra storia, leggenda e profonda religiosità

13 Agosto 2023 Off Di Gaetano Milone

Foto di Antonino Fattorusso

La passione è quella religiosa e poi l’amore infinito per l’azzurro delle profondità marine. Un unicum di fede religiosa e senso di appartenenza a uomini da una tempra particolare cresciuti nel rispetto dell’ambiente, dell’intero ecosistema marino, del mare.

Martedì 8 agosto, in preparazione della 49 edizione della Madonnina del Vervece, che si svolgerà domenica 10 settembre sull’omonimo scoglio a meno di un miglio,  dal porticciolo di Marina della Lobra a Massa Lubrense, sulla rotta Sorrento – Capri, volontari del Centro “Sub Torre del Greco”, il Presidente e Fondatore Francesco Roma, Luigi Paparo con la figlia Dora, hanno proceduto ad un’ispezione subacquea dei fondali antistanti lo scoglio con pulizia della statua della Madonna posta, su uno sperone della roccia, a dodici metri di profondità. L’ispezione subacquea è stata possibile grazie all’”autorizzazione” del direttore dell’Amp “Punta Campanella, Lucio De Maio trovandosi il Vervece in zona A dell’Area Marina Protetta.

Foto di Antonino Fattorusso

 Una “visita” dovuta, un abbraccio alla loro protettrice da parte dei sub di Torre del Greco, a nome dei colleghi di tutto il mondo, da sempre impegnati nella pulizia e bonifica dei fondali della penisola sorrentina – “ la passione del mare e una comunità di gente felice sono alla base delle sue principali attività. Volontariato per la tutela dell’ambiente e formazione per le immersioni con autorespiratore (bombole più altre attrezzatura”, scrive il presidente Franco Roma nella brochure del Centro. Erano presenti a bordo dello “Sciallino” di appoggio ai sub, il Presidente del Consiglio Comunale di Sorrento. Luigi Di Prisco, il sub Pippo Fontana con Francesca e Giulia e l’apneista Marco Ruoppo.

LO SCOGLIO DEL VERVECE TRA STORIA, LEGGENDA E PROFONDA RELIGIOSITA’.

Un uomo di mare, venuto dalla lontana Sicilia per inseguire un sogno e realizzarlo nelle azzurre  acque di quel mare caro alle Sirene che vi elessero il proprio domicilio.

Enzo Maiorca, sub siracusano ed il Vervece, scoglio situato a meno di un miglio dal porto di Massa Lubrense,  sulla rotta Sorrento-Capri, sono i protagonisti di una leggenda dei giorni nostri che parla di pionieri della subacquea, di eroi del mare, di semplici pescatori la cui anima immortale viene commemorata ogni anni durante la celebrazione di una Santa Messa con deposizione di una corona d’alloro ai piedi della statua della Madonna su uno sperone dello scoglio a dodici metri di profondità.

Nel lontano 1975, l’anno successivo al record del mondo in apnea realizzato da Enzo Maiorca (-87 mt.), nello specchio d’acqua antistante lo scoglio, fu collocata su uno sperone sommerso della roccia, una statua della Madonna, la Madonna del Vervece a protezione della gente di mare.

Ad organizzare il tentativo di record, e a dar vita al culto per la madonna sommersa del Vervece, protettrice dei sub e della gente di mare, il Presidente del    Circolo Nautico Marina della Lobra, ing. Costantino Cutolo, l’ammiraglio Alberto Fusco, il prof Raffaele Pallotta, l’ing. Gino lo Basso, il prof. Gaetano Postiglione, il prof. Geppino Marandola, il notaio Carlo Iaccarino.

 Da allora, ogni anno, a settembre, a legittimarne il ruolo di simbolo internazionale di solidarietà umana, sullo scoglio, tempio senza confini, viene celebrata una Santa Messa con successiva benedizione di una corona d’alloro e sua deposizione ai piedi della statua sommersa da parte di sub militari e civili. 

Sulla parete emersa del Vervece, durante le varie celebrazioni annuali, dal 1983, vengono apposte targhe di nazioni estere, presenti i propri rappresentanti diplomatici. (l’impulso venne dato dalla fine della guerra delle Falkland tra Regno Unito e Argentina) della Società civile: eroi del Mare, quale il mitico Luigi Ferraro, medaglia d’oro al valor militare, i pionieri della subacquea, Ennio Falco e lo stesso Enzo Maiorca, “Tridenti d’oro di Ustica”, umili pescatori appassionati di subacquea .

Lo scoglio è costellato delle targhe commemorative di Ambasciatori, Consoli, Associazioni, Amministrazioni comunali gemellate e ogni anno raggruppa vaste parti delle Istituzioni intorno alla celebrazione.