La sanità campana nella fotografia del capogruppo Pd in Consiglio regionale.

La sanità campana nella fotografia del capogruppo Pd in Consiglio regionale.

24 Ottobre 2018 0 Di Luigi Garbo

Mario Casillo

Mario Casillo: “Avendo sbloccato il turnover adesso bisogna andare spediti sulla stabilizzazione dei precari e continuare nella lotta agli sprechi senza se e senza ma”.

Consigliere Casillo, cosa pensa della decisione del Governo che vorrebbe togliere l’incarico commissariale al presidente De Luca?

Direi che sarebbe un atto contro la Campania. Da quando il commissario non viene da fuori sono stati fatti passi avanti, anche se il lavoro da fare è ancora tanto. Detto ciò siamo ottimisti e contiamo che il Governo ci faccia uscire dal commissariamento.

Se dovesse dare un voto alla sua maggioranza sulla gestione della sanità, darebbe la sufficienza?

Va fatta una precisazione. Siamo commissariati quindi il Consiglio regionale ha margini di manovra molto limitati. Va però sottolineata la mole di lavoro fatta dalla Giunta che ha approvato i consuntivi arretrati delle Asl, alcune delle quali erano ferme al bilancio del 2011.

Quali, a suo giudizio, le cose buone e quelle che avrebbe affrontato in maniera diversa. Che pensa del nuovo Piano Ospedaliero.

Io direi che il piano ospedaliero è stato un atto fondamentale perché ha avviato la riorganizzazione della rete. Siamo orgogliosi di aver finalmente aperto l’Ospedale del Mare, che ha rivoluzionato l’assistenza dell’area metropolitana. Inoltre c’è un forte investimento per l’edilizia sanitaria in generale. Abbiamo aperto reparti e recuperato fondi come non si faceva da anni. Si pensi alla gara per il nuovo ospedale di Salerno, proprio oggi si parla del fatto che l’ospedale di Castellammare di Stabia è il primo a usare il braccialetto per la cartella clinica elettronica e non possiamo che essere orgogliosi di questo risultato. Ma la vera rivoluzione comunque deve ancora compiersi perché tutte le scelte sono improntate ad una deospedalizzazione. Dobbiamo far in modo che il primo presidio a cui si rivolgono i cittadini non siano i pronto soccorso ma la medicina territoriale.

La scelta di Graziano alla guida della V commissione ha sollevato diversi malumori nella stessa maggioranza.

Come tutte le scelte politiche c’è stata una dialettica tra le forze che compongono la maggioranza ma è tutto rientrato. Credo che Graziano abbia le competenze e il profilo per affrontare questa difficile sfida.

I tentennamenti del Governo sui vaccini.

Da padre il balletto sull’obbligatorietà dei vaccini è vergognoso. Sono orgoglioso che il gruppo consiliare che guido stava lavorando ad una proposta, già incardinata in commissione, poi accantonata per l’approvazione del decreto Lorenzin.

Tra le tante problematiche che affliggono il mondo della sanità a quale darebbe priorità d’intervento.

La priorità è il lavoro. Abbiamo già sbloccato il turnover e avviato i processi di stabilizzazione dei precari ma dal prossimo anno, con le nuove regole che si prospettano, si rischia di svuotare totalmente le strutture pubbliche. Non lo possiamo permettere passivamente, anche per dare opportunità di lavoro ai tanti giovani che escono dalle nostre università di medicina e che fino ad oggi o hanno cercato fortuna al nord o all’estero.

Quale cambiamento organizzativo e gestionale introdurrebbe?

Continuerei nella lotta agli sprechi senza se e senza ma.