La malattia come motore per crescere

La malattia come motore per crescere

9 Aprile 2019 0 Di Alberto Vito*

Gli operatori sanitari (i medici e gli psicologi, in particolare) possono fare qualcosa per aiutare i loro pazienti a vivere meglio possibile la loro malattia?

L’Associazione “Compagni di Viaggio onlus”, in collaborazione con l’Associazione “Nello Viparelli La relazione che cura” promuove il Corso di Formazione che ha come tema: convivere al meglio con la malattia organica.

Il Corso è strutturato in 4 incontri, a partire dal 17 Aprile, che si terranno nella sede della Scuola Romana di Psicoterapia familiare a Napoli in Corso Umberto I, numero 365. La partecipazione è gratuita. Il Corso è rivolto ad operatori sanitari, volontari e associazioni di pazienti.

Il punto di partenza della riflessione da cui è nata l’esigenza di promuovere il Corso è che senz’altro la malattia è dolore, sofferenza, crisi, paura (e non bisogna mai banalizzare questo). Sono quindi pienamente comprensibili tutte le reazioni del paziente alla comunicazione ed all’evoluzione del suo decorso clinico.

Tuttavia, le persone affrontano in modo molto diverso la malattia ed alcuni, pochi ma non pochissimi, grazie a risorse personali e familiari sono in grado, pur in un momento di grande difficoltà, ad “utilizzare” la crisi come momento di crescita personale, riuscendo a conviverci senza peggiorare la qualità della loro vita e delle relazioni. In taluni casi, le relazioni diventano persino più ricche, profonde e significative.

Mi rendo conto che detto così può risultare astratto o vago, ma in realtà si tratta

di specifiche, prolungate esperienze vissute, ed i medici, in particolare gli oncologi,  hanno  spesso contezza di questo e possono testimoniare quanto ciò avvenga, più frequentemente di quello che si potrebbe credere dall’esterno.

Il Corso si propone dunque di dare una prima risposta a questo interrogativo: gli operatori sanitari (i medici e gli psicologi, in particolare) possono fare qualcosa per aiutare i loro pazienti a vivere meglio possibile la loro malattia, fermo restando che ciò dipende innanzitutto dalle capacità individuali e familiari?

Se sì, che specifiche competenze devono possedere, al fine di favorire le capacità di resilienza dei loro pazienti?

Il Corso è stato ideato dal sottoscritto, responsabile dell’Uosd Psicologia clinica dell’Ospedali dei Colli e responsabile scientifico delle attività psicologiche dell’Associazione Compagni di Viaggio. Tra i relatori vi sono i medici: Beniamino Casale, Ciro Esposito, Alfredo Marinelli, Carlo Negri e gli psicoterapeuti Oscar Nicolaus, Andrea Cappabianca. In ogni incontro verrà utilizzata la visione di spezzoni di film, che affrontano l’argomento di ciascuna sessione in modo leggero, per orientare la discussione. Un’altra specificità del Corso è che esso è rivolto sia ad operatori sanitari che pazienti, in quanto il focus della discussione è orientato all’analisi delle risonanze emotive provocate, pur nei propri differenti ruoli, dal contatto con la malattia.

Si tratta, per noi organizzatori, di proseguire il dibattito nato con la presentazione del libro di Severino Cesari “Con molta cura”, edito da Rizzoli e tenutasi all’Ospedale CTO nello scorso marzo. La vicenda esistenziale di Severino Cesari, direttore editoriale della Einaudi, che ha saputo raccontare la propria storia di malattia in decine di post in rete, successivamente raccolti nel volume, rappresenta un’esperienza concreta e molto positiva, per se stesso e gli altri, di come si possa convivere con la malattia, trasmettendo agli altri il senso di profondo rispetto e cura per la vita.

*psicologo psicoterapeuta