“La comunicazione in sanità è poco considerata”

“La comunicazione in sanità è poco considerata”

14 Gennaio 2019 0 Di Tiziana Urciuoli

Mancata applicazione della legge 150 che chiedeva alle pubbliche amministrazioni la costituzione di Uffici stampa ma soprattutto la scarsa considerazione che le stesse riservano al comunicare.

Fare una buona e corretta informazione in sanità è una delle premesse per rendere più efficiente il sistema. Purtroppo, ancora oggi, tranne rare eccezioni gli enti sanitari danno poco spazio alla buona comunicazione e ad una chiara informazione. Spesso tanti provvedimenti, tesi a migliorare la qualità dell’assistenza, restano lettera morta perché sconosciuti ai più.

“La comunicazione nella sanità”, questo il titolo del dibattito che si è tenuto in occasione della giornata di formazione, nel “Viva Hotel”, curata dal consigliere dall’Ordine dei Medici di Avellino nonché direttore del distretto di Avellino, Armando Pirone. A rimarcare l’importanza strategica della comunicazione all’intero del sistema sanitario sono stati il presidente dell’Ordine dei medici di Avellino, Francesco Sellitto, il direttore generale del Moscati, Angelo Percopo e il direttore sanitario dell’Asl, Emilia Anna Vozzella, il professore Cesare Gridelli, direttore del dipartimento di oncologia della città ospedaliera.

Informazione e prevenzione sono state le parole chiavi dell’appuntamento formativo che ha visto una grande partecipazione di operatori sanitari. “La comunicazione in sanità – ha spiegato il direttore del Distretto Avellino Armando Pirone – costituisce sempre più una variabile indipendente, in grado cioè di determinare una serie di ricadute sull’esito delle prestazioni erogate a favore della popolazione. La comunicazione coinvolge non solo il rapporto medico paziente ma tutto il sistema sanitario e in particolare le singole organizzazione sanitarie”. Per Pirone quella della comunicazione “è una problematica troppo sottovalutata o non considerata, se non marginalmente, da tutte le direzione strategiche: prova ne è la scarsa destinazione di risorse sull’argomento, sia per valutare l’impatto sul benessere dei lavoratori sia per l’assenza di gruppi di lavoro dedicati all’ analisi dell’impatto organizzativo svolto dai diversi stili di comunicazione di un ente sanitario”. In conclusione Pirone ha sottolineato “la necessità di adottare innovativi ed efficaci modelli di comunicazione dei servizi e delle attività sanitarie per informare i pazienti con maggiore celerità e chiarezza”.