Il Tar: no alla soppressione del Pronto soccorso di Procida

Il Tar: no alla soppressione del Pronto soccorso di Procida

23 Novembre 2018 0 Di Gaetano Milone

L’amministrazione isolana trascina l’Asl Na2 in tribunale per garantire h24 il servizio di emergenza del proprio plesso. L’assessore Antonio Carannante: “Nessuno pensi di poterci scippare di un servizio sanitario essenziale”.

Antonio Carannante

Ieri l’altro ulteriore udienza dinanzi al Tar Campania-Napoli chiamato a pronunciarsi sull’ottemperanza dell’Asl Na2 Nord rispetto alla sentenza del novembre 2016 che stabiliva il mantenimento del Pronto soccorso h24 nel Presidio ospedaliero dell’isola di Procida.

Sul punto l’intervento dell’assessore Antonio Carannante, con delega al contenzioso.

“Mi preme sottolineareche il Comune di Procida, sul problema del pronto soccorso ha proposto un secondo ricorso in quanto l’Asl, nonostante la sentenza positiva per l’amministrazione locale fino ad oggi non ha ancora dato corso alla sentenza.

Una sentenza che, senza ammettere repliche, aveva dichiarato illegittimo il Piano ospedaliero nella parte in cui eliminava il nostro Pronto Soccorso h24 dell’ospedale procidano. Anzi l’Asl, completamente incurante della sentenzapronunciata dal Tribunale amministrativo regionale, addirittura ha emesso atti in netto contrasto rispetto alla pronuncia del Magistrato”.

Lo sviluppo successivo?

“L’Asl, in seguito al ricorso e al conseguente ordine del Magistrato, ha finalmente emesso un atto aziendale con il quale ha previsto per Procida un Pronto Soccorso h24. Tuttavia, da una attenta lettura di questo atto, è emerso che non prevede espressamente questo servizio di emergenza sanitaria per area particolarmente disagiata(come invece è qualificata l’isola di Procida nel Piano Ospedaliero regionale) quindi in deroga ai vincoli degli standard di utenza. Non è mera questione di lana caprina, in quanto con questa dicitura vengono previsti per il Pronto soccorso una serie di importanti servizi di supporto: come l’accesso di urgenza-emergenza; l’osservazione e stabilizzazione del paziente; attività di medicina generale e di chirurgia elettiva ridotta.

Adesso, a che punto è il contenzioso?

“Tramite il nostro avvocato abbiamo posto la questione all’attenzione del Magistrato. Ovviamente sarà quest’ultimo a dirci se l’Asl ha correttamente rispettato la sentenza. Come amministrazione abbiamo sempre detto che occorre mantenere alta la guardia su questo tema. Faremo sempre di tutto per tutelare il diritto alla salute dei procidani. Il Pronto Soccorso di Procida non si tocca” conclude l’Assessore Carannante.