Il cambiamento climatico: le cause e le conseguenze

Il cambiamento climatico: le cause e le conseguenze

1 Agosto 2023 Off Di Giampiero Pane

Il cambiamento climatico, assieme alla perdita di biodiversità, è una delle più grandi sfide che il nostro mondo deve affrontare. L’aumento delle temperature medie globali sta infatti compromettendo il nostro clima e tali effetti, se non contrastati con azioni concrete, sono destinati ad aggravarsi nei prossimi anni. È soltanto adesso che ci è concessa la possibilità di poter agire e prevenire cambiamenti in futuro irreparabili. Dobbiamo contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, le emissioni di gas serra prodotte dall’uomo devono necessariamente diminuire almeno del 50% entro il 2030.

Cos’è il cambiamento climatico

Il clima è naturalmente variabile. La mancanza di regolarità nelle stagioni da un anno all’altro è un esempio di questa variabilità causata da molti fattori che interagiscono tra loro (cambiamenti delle correnti oceaniche, attività vulcanica, radiazione solare, grandi eventi climatici come El Niño, i monsoni indiani e così via). Il cambiamento climatico rappresenta quindi una variazione significativa e duratura nella distribuzione statistica dell’andamento meteorologico e può avvenire in decenni o in milioni di anni. Il cambiamento si realizza in variazioni delle condizioni meteorologiche medie (ad esempio, data media di inizio della stagione umida ai tropici) o in variazioni della frequenza di eventi meteorologici estremi come inondazioni, siccità e tempeste. I cambiamenti negli schemi orbitali del sole, chiamati “Cicli di Milanković”, sono il più significativo fattore del cambiamento climatico: negli ultimi 40mila anni sono stati infatti la principale forza trainante degli ultimi quattro cicli di glaciazioni e periodi caldi. Il clima della Terra è tuttavia cambiato in modo significativo negli ultimi 150 anni ed è estremamente importante capire quali siano le cause di tale anomala variazione in un periodo di tempo così breve.

Surriscaldamento del pianeta su scala globale

Molti studi hanno dimostrato in modo risolutivo che le temperature medie globali hanno iniziato ad aumentare dalla seconda metà del XIX secolo. Questo fenomeno, comunemente chiamato “surriscaldamento globale”, è in realtà definito da scienziati ed esperti “cambiamento climatico antropogenico” perchè causato, appunto, da attività umane (in particolare da emissioni di CO2 nell’atmosfera dovute all’utilizzo di combustibili fossili). Il rapporto speciale dell’IPCC sul riscaldamento globale di 1,5 ºC, pubblicato nell’ottobre 2018, ha dimostrato che le attività umane hanno già avuto un impatto significativo sulle temperature globali e che il riscaldamento è in continuo aumento: “Si stima che le attività umane abbiano causato circa 1,0 °C di riscaldamento globale al di sopra dei livelli preindustriali, con un possibile range che va da 0,8 °C a 1,2 °C. Se continuerà ad aumentare al ritmo attuale, il riscaldamento globale raggiungerà probabilmente 1,5 °C tra il 2030 e il 2052″. Sebbene un aumento della temperatura di 1,5 °C possa sembrare insignificante, il già citato rapporto dell’IPCC dimostra come ciò potrà condurre a gravi conseguenze.

Le cause del cambiamento climatico

Le temperature sulla Terra sono vivibili grazie a un processo naturale chiamato “effetto serra”. Quando le radiazioni del sole raggiungono la nostra atmosfera, alcune vengono riflesse nello spazio mentre altre passano e vengono assorbite dalla Terra, facendo sì che la superficie del nostro pianeta si riscaldi. Il calore della Terra viene tuttavia irradiato verso l’esterno e assorbito dai gas presenti nell’atmosfera terrestre, chiamati “gas serra”. I gas serra impediscono che il calore si dissipi nuovamente nello spazio e mantengono la temperatura media della Terra a circa +15 °C invece che a -18 °C.

Immagine: Effetto serra indotto dall’uomo

Nel corso dell’ultimo secolo, gli esseri umani hanno immesso nell’atmosfera più gas serra, aumentandone così il relativo effetto. Molti di questi gas provengono dall’utilizzo di combustibili fossili impiegati in fabbriche, mezzi di trasporto e agricoltura. L’anidride carbonica è il gas maggiormente responsabile del surriscaldamento, soprattutto perché maggiormente presente. Altri gas a effetto serra sono il metano, il protossido di azoto, i CFC, gli HCFC e il bromuro di metile. Il riscaldamento climatico è ulteriormente aggravato dalla perdita di foreste e zone umide, responsabili di immagazzinare CO2: si stima che ogni giorno vengano abbattuti più di 32mila ettari di foresta pluviale tropicale per l’industria del legname o per la costruzione di campi agricoli.

Le conseguenze

Il cambiamento climatico sta alterando non solo l’ambiente in cui viviamo, ma anche l’economia, le comunità e, non ultima, la nostra salute. Se non modificheremo il nostro stile di vita e il nostro consumo di energia per contenere l’incremento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C, le conseguenze saranno disastrose.

Lo scenario che il report speciale dell’IPCC descrive dopo accurati studi scientifici prevede gravi effetti. Alcuni di questi includono:

  • Scioglimento dei ghiacciai e innalzamento del livello del mare a causa dell’espansione dell’acqua a temperature più calde.
  • Aumento dell’intensità e della frequenza di fenomeni meteorologici estremi come uragani, inondazioni, siccità e tempeste.
  • Scarsità d’acqua in alcune zone, desertificazione e diminuzione delle rese dei raccolti con conseguente inasprimento delle tensioni regionali esistenti e ulteriori violenti conflitti.
  • Stagioni meno affidabili e prevedibili, pianificazione a lungo termine difficile e più probabile al fallimento per i raccolti con conseguente carenza di cibo.
  • Distruzione delle barriere coralline, acidificazione degli oceani e diminuzione delle rese nell’industria della pesca.
  • Perdita degli habitat, biodiversità, ecosistemi ed estinzione di specie.
  • Cambiamenti nella gamma geografica delle specie.
  • Aumento delle malattie, in particolare malaria e febbre dengue, in quanto le zanzare sono in grado di sopravvivere a latitudini e altitudini più elevate.

In passato si pensava che la lotta al cambiamento climatico avrebbe richiesto un costo finanziario imponente, il che potrebbe spiegare perché molti Paesi sono stati riluttanti nel prendere misure preventive. Ad oggi l’impatto economico del cambiamento climatico si considera enorme: il surriscaldamento del pianeta è una situazione di perdita per tutti ed è nell’interesse di tutti noi prevenirlo!

L’urgenza di agire

Come spiega il rapporto speciale dell’IPCC, partendo dal 2018 ci restano solo 12 anni per limitare il riscaldamento globale ad un massimo di 1,5 °C. Ciò significa, in pratica, che le emissioni di gas serra devono essere ridotte drasticamente a partire da ora.

10 Soluzioni Semplici per Contrastare i Cambiamenti Climatici

Per contrastare i cambiamenti climatici serve il contributo di tutti. Scopri 10 consigli utili e pratici per fare la tua parte tutti i giorni

I disastrosi effetti dei cambiamenti climatici stanno preoccupando sempre di più. Recentemente è stato pubblicato un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, con dati aggiornati allarmanti.

Si registra che gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi dal 1850 a oggi e che i livelli di CO2 nell’aria sono altissimi. Questo contribuisce all’aumento delle temperature e al divampare di gravi incendi. Per non parlare ovviamente dello scioglimento dei ghiacciai che sta portando sull’orlo dell’estinzione numerosissime specie animali. Senza contare che l’innalzamento dei mari nei prossimi anni costringerà chi vive nelle zone costiere a trasferirsi altrove perchè inabitabili.

Tutte queste conseguenze sono inequivocabilmente legate alle attività umane.

Stando al rapporto, però, non tutto è perduto. Se tutti, Nazioni e cittadini, si impegnassero e si unissero si otterrebbero degli ottimi risultati e si concorrerebbe a frenare questo preoccupante fenomeno.

Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo ogni giorno per contribuire ad ostacolare i cambiamenti climatici?

Ecco 10 consigli utili e pratici da mettere in pratica nel quotidiano.

  1. Piantare nuovi alberi e salvaguardare le foreste

 

Piantare nuovi alberi può sembrare quasi un gesto banale e scontato, ma si tratta di un’azione molto significativa che può contribuire enormemente a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Gli alberi apportano infatti numerosi benefici: assorbono la Co2 e migliorano la qualità dell’aria, abbassano le temperature, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e ci permettono di avere uno stile di vita più sano ed equilibrato. Per questo motivo è importantissimo non solo non danneggiare le foreste, ma anche, se ne abbiamo la possibilità, piantare più alberi possibili nei nostri giardini.

  1. Proteggere gli oceani

 

Anche gli oceani, così come le foreste, contribuiscono in larga misura ad assorbire l’anidride carbonica in eccesso e a regolare le temperature. Tuttavia anche gli oceani sono in grave pericolo: le specie che li abitano sono minacciate dalla pesca intensiva e spesso e volentieri gli oceani sono utilizzati come delle vere e proprie discariche. All’interno di essi vengono riversati rifiuti, liquami e tristemente conosciute sono le isole di plastica. Anche se questo problema sembra enorme e ci sentiamo impotenti, è fondamentale che ognuno faccia la propria piccola parte. È importante non inquinare le spiagge, non abbandonare rifiuti e contribuire attivamente alla loro puliza. Sarebbe anche auspicabile ridurre i consumi di pesce o comunque preferire prodotti provenienti da pesca sostenibile.

  1. Migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni

 

Per limitare i consumi di energia all’interno delle nostre abitazioni è importante fare scelte consapevoli e investimenti che, seppur inizialmente costosi, faranno la differenza nel lungo periodo, non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico. Si potrebbero installare pannelli solari  per riscaldare l’acqua e pannelli fotovoltaici ottenere energia elettrica in modo pulito e autosufficiente. È anche importante isolare le abitazioni per non disperdere calore e diminuire gli sprechi di energia. A tal proposito bisognerebbe optare per lampadine a led a basso consumo e non lasciare gli apparecchi in stand-by. Sarebbe opportuno anche sostituire vecchi elettrodomestici e riparare eventuali guasti.

  1. Optare per mezzi di trasporto sostenibili

 

I mezzi di trasporto che impiegano carburanti derivanti dai combustibili fossili per funzionare sono tra i maggiori responsabili dell’innalzamento delle temperature e dei cambiamenti climatici in generale. Sarebbe quindi auspicabile optare per automobili ibride o elettriche, utilizzare mezzi di trasporto pubblici oppure, ancora meglio, muoversi a piedi o in bicicletta. Anche per i viaggi sarebbe consigliabile muoversi in treno anziché in aereo e in nave.

  1. Ridurre l’utilizzo della plastica

 

Siamo ormai tutti consapevoli del fatto che la plastica sia un materiale altamente inquinante che andrebbe decisamente evitato. Per far ciò si potrebbe smettere di acquistare prodotti confezionati nella plastica, come ad esempio acqua e cibo, preferendo in alternativa prodotti sfusi oppure imballati in materiali più sostenibili come carta e vetro. Per evitare di acquistare bottiglie in plastica sarebbe bene dotarsi di una borraccia o di una bottiglia riutilizzabile da portare sempre con sé. Bando a tutti i prodotti monouso e a quelli che ormai sono proposti anche in materiali naturali, come spazzolini da denti in bamboo e dischetti di cotone riutilizzabili.

  1. Smaltire correttamente i rifiuti

 

Una delle regole d’oro per aiutare l’ambiente e per contrastare i cambiamenti climatici è quella di fare la raccolta differenziata. In molti comuni italiani è ormai attiva la raccolta porta a porta dei rifiuti, molto utile nell’aiutarci ad avere uno stile di vita più sostenibile. In ogni caso è indispensabile continuare ad impegnarci facendo la nostra piccola parte, dividendo correttamente i rifiuti. Per chi possiede un giardino, inoltre, è molto utile creare un compost fatto in casa: oltre a dare una seconda vita ai rifiuti organici, le vostre piante ne beneficeranno.

  1. Seguire le tre “R”: ricicla, riutilizza e riduci

 

Oggigiorno siamo abituati ad acquistare tantissime cose superflue: che siano oggetti o capi d’abbigliamento, i bassi prezzi offerti dalla grande distribuzione ci spingono ad acquistare anche ciò che non ci serve. Tutto ciò è deleterio per il nostro pianeta perché le risorse vengono sfruttate in modo sconsiderato per produrre beni non necessari e che non vengono talvolta nemmeno utilizzati. Ad esempio, è stato provato che l’industria del fast fashion è una delle più inquinanti. Per questo motivo sarebbe meglio limitare i consumi, acquistando solamente cose durevoli che ci servono davvero. Quando un oggetto si rompe, sarebbe bene cercare di ripararlo anziché correre a comprarne uno nuovo. Come sarebbe bene donare tutti gli oggetti che non usiamo più invece di gettarli. Dare nuova vita agli oggetti è un ottimo modo per aiutare il nostro Pianeta.

  1. Investire in fonti di energia rinnovabile

Le energie rinnovabili sono delle grandissime alleate per contrastare i cambiamenti climatici. Energia solare, eolica, idrica e geotermica sono infatti non inquinanti e sostenibili, ciò significa che sono sempre disponibili e si potrà beneficiarne anche in futuro, al contrario dei combustibili fossili. Se ancora non l’hai fatto, dovresti optare per un fornitore di energia al 100% da fonti rinnovabili.

  1. Alimentazione vegetale: un’alleata contro i cambiamenti climatici

 

Anche gli allevamenti intensivi per la produzione di carne, uova e latticini contribuiscono ai cambiamenti climatici. L’ideale sarebbe optare per l’alimentazione vegana, ma se questa scelta può suonare come troppo radicale ci sono altri modi per migliorare la nostra alimentazione a favore del pianeta. Si potrebbe limitare il consumo di carne, optando in alternativa per prodotti vegetali come frutta e verdura, cereali e legumi. È anche importante scegliere prodotti di stagione e coltivati in modo biologico e a km zero. Creare un orto nel proprio giardino è un’ottima idea per cercare di adottare un’alimentazione più sana e sostenibile.

  1. Adottare accorgimenti eco-friendly tutti i giorni

Infine, l’attenzione alle nostre pratiche e abitudini quotidiane non è mai troppa. Basta veramente poco per fare la differenza nel nostro piccolo, ad esempio spegnendo le luci quando non servono, fare docce brevi e preferirle al posto della vasca da bagno, utilizzare l’acqua piovana per irrigare i fiori. Anche le nostre abitudini di consumo possono essere cambiate ed essere più sostenibili: si dovrebbe optare per piccole realtà locali, acquistare prodotti artigianali e investire in prodotti di qualità e durevoli.

Anche se i cambiamenti climatici ci spaventano e ci sentiamo impotenti davanti a un fenomeno che sembra ormai inevitabile è importante non perdere la speranza, continuare a impegnarci facendo la nostra parte e adottare accorgimenti che potrebbero fare la differenza.