Graduatorie concorsi, intervenga la Regione

Graduatorie concorsi, intervenga la Regione

10 Settembre 2019 0 Di La Redazione

L’appello della Cisl: “Le istituzioni regionali devono intervenire tempestivamente Vanno sventate strane manovre sulle graduatorie dei concorsi del Cardarelli e dell’Asl Na2.

Vanno garantiti i vincitori di concorso. “Sulle graduatorie Operatori socio sanitari (Oss) del Cardarelli e della Asl Napoli 2 Nord c’è chi vuole mettere le mani, arrogandosi il diritto di garantire interessi oscuri”. A meno di 48 ore dalla pubblicazione delle graduatorie i vertici della Cisl, guidata da Doriana Buonavita e della Cisl Funzione Pubblica con il segretario Lorenzo Medici lanciano prima l’allarme sulla trasparenza e poi l’appello al Governatore della Campania: ”Il governatore De Luca ha il dovere morale di farsi garante dei vincitori di concorso e il dovere sociale di stemperare le tensioni che si sono innescate per le graduatorie Oss, emarginando le frange estreme delle varie categorie di precariato”.

Quello che avrebbe dovuto incrementare e migliorare il sistema sanitario regionale del Cardarelli e della Asl Napoli 2 Nord rischia di diventare una guerra dei poveri. “Il conflitto pericoloso e ingiustificato tra chi ha vinto il concorso e i precari indebolisce ancor di più il sistema sanitario della Regione Campania – spiegano i segretari – è sotto gli occhi di tutti la necessità di recuperare anni di politiche recessive in materia di reclutamento del personale. Un blocco che ha determinato l’invecchiamento del personale in servizio e poi l’indifferenza verso quelli che sono i reali fabbisogni del personale che risultano essere molto lontani da quelli stabiliti nel decreto 67 del 2016”.

“Il fabbisogno stimato nel 2016 è fissato a circa 5 mila unità ma oggi quel numero non è più adeguato al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza – continuano Buonavita e Medici – ci batteremo ai tavoli regionali già programmati affinché si attivino concorsi in base a quello che è il reale fabbisogno del sistema sanitario e non in base ai vincoli finanziari ostruttivi. In questo discorso rientra anche l’assistenza socio-sanitaria e riabilitativa affidata al terzo settore. Per questo siamo convinti che bisogna aprire una stagione di reclutamento speciale di tutte le figure realmente occorrenti a garantire ai cittadini il pieno diritto alla salute negato ormai da troppo tempo”.