Glucosio per combattere il diabete? Pare proprio di si

Glucosio per combattere il diabete? Pare proprio di si

24 Febbraio 2022 0 Di La Redazione

Un meccanismo in grado di rafforzare i vasi sanguigni permettendo di combattere diabete e aterosclerosi. Ripreso da “Diabetologia33”, ecco quanto hanno scoperto e pubblicato su “Nature Metabolism” i ricercatori del Laboratorio di angiogenesi e metabolismo dei tumori dell’Università di Padova coordinati dal direttore Massimo Santoro, in collaborazione con i colleghi dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Edimburgo.

Il meccanismo consiste nel rafforzare attraverso il glucosio l’elastina, una proteina del tessuto connettivo le cui proprietà plastiche permettono a molti tessuti di tornare alla forma originaria dopo essere stati sottoposti a stiramento o contrazione fornendo tonicità a vene e arterie. Ma patologie come diabete o aterosclerosi danneggiano lo strato interno delle arterie causando un graduale ispessimento con perdita di elasticità. «In entrambe le patologie giocano un ruolo la comunicazione e le alterazioni metaboliche a carico delle cellule che compongono i vasi sanguigni, cioè le cellule endoteliali e quelle della muscolatura liscia. La nostra ricerca evidenzia come il metabolismo del glucosio serva a controllare da un lato l’elasticità delle pareti delle arterie, dall’altro la tonicità delle stesse» spiega Santoro, precisando che il glucosio viene utilizzato anche per produrre elastina che viene secreta intorno ai vasi sanguigni e che a sua volta attrae le cellule della muscolatura liscia con un meccanismo che fisiologicamente va a rafforzare la struttura del vaso. «Sarebbe quindi importante capire se in condizioni patologiche di eccesso di glucosio nel sangue, come nel caso dei diabetici, esiste un rischio aterosclerotico maggiore dovuto ad un aumento della rigidità arteriosa» riprende Santoro.

«La scoperta può migliorare le conoscenze per decifrare ancora più in dettaglio le cause di malattie genetiche e metaboliche associate ai vasi sanguigni, tra cui diabete e arteriosclerosi, facendo luce sulle potenzialità legate allo screening di farmaci che migliorino il metabolismo delle cellule endoteliali e murali, sia in condizioni di buona salute e sia in corso di malattia» concludono i ricercatori.

 

 

 

Fonte:DoctorNews33