Gionata Raffaelli, l’attività fisica per superare i propri limiti

Gionata Raffaelli, l’attività fisica per superare i propri limiti

29 Marzo 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

La salute è la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato. Edward Bach. Il concetto latino di “mens sana in corpore sano”.

In questa epoca tragica, causa il Coronavirus e la confusa gestione politica della pandemia, molte persone credono che per difendersi dal contagio sia necessario soltanto tapparsi in casa.

La casa può rappresentare un rifugio adeguato, soltanto se riusciamo a mantenere una condizione di equilibrio psicofisico, diversamente, può essere percepita come una “indispensabile” prigione.

La presenza di Valentina Vezzali nel Governo Draghi è sicuramente una garanzia per tutti gli sportivi (operatori dello Sport e fruitori). Bisogna trovare un’edificante mediazione tra coloro che, giustamente impauriti, vogliono chiudere tutto e quelli che, invece, invocano la riapertura delle strutture sportive, in assoluta sicurezza, con entrate contingentate.

Il binomio Sport e Salute non può essere messo in dubbio da nessuno. Ne parliamo con Gionata Raffaelli, un validissimo operatore del Welness.
Gionata Raffaelli nasce come atleta nella disciplina sportiva della pesistica olimpica già all’età di 9 anni; poi ha abbandonato tutto per motivi di tempo dedicandosi solamente alla palestra dai 17 anni in poi, dopo un breve passaggio di 4 anni nel Basket. Oltre al diploma come istruttore Personal trainer, conseguito con la Federazione Italiana Pesistica Fipe (Coni), ha anche una laurea in Economia e Commercio. Esperto di fitness e specializzato nelle trasformazioni fisiche (Nel 2021 sono 18 anni in questo mondo); dal 2014 ha anche un Vitamistore nel territorio di Pietrasanta (negozio di integratori alimentari).
La sua Missione è aiutare le persone a trasformarsi nella versione migliore di se stessi tramite ”TRIPLA A SYSTEM”: metodo scientifico (da lui creato) che prevede percorsi altamente personalizzati finalizzati a migliorare non solo l’estetica, ma anche il benessere generale e l’autostima.
L’intento è quello di, come dico sempre alle persone, “Lavorare insieme a voi per migliorare il vostro stile di vita”.
Ha scritto, ad oggi, anche due libri: Tripla a System, il fitness su misura (uscito dicembre 2019); I falsi miti dell’ipertrofia: la scienza dell’allenamento e dell’alimentazione per la crescita muscolare (marzo 2021).
Come ha gestito e gestisce Gionata Raffaelli la paura del contagio ed il disagio per le inevitabili indispensabili misure restrittive?

La prima reazione, un anno fa, è stata quella di paura da una parte e di incertezza dall’altra. Chiaramente io ho una predisposizione a focalizzare un problema e cercare una soluzione e non a ristagnare nel “dilemma”. Quindi ad esempio nel mio lavoro, seguendo online i miei allievi ho pensato ad ottimizzare i miei sforzi per rendere possibile l’allenamento a distanza. Andare a costruire, ad esempio, un bilanciere con un bastone di una granata a cui applicare delle casse d’acqua ha dato la possibilità a molte persone di allenarsi comunque, in una maniera inusuale, nelle proprie case.

All’interno di Tripla a System, che è il marchio di un programma scientifico che anima il nostro lavoro, abbiamo fornito un’assistenza anche psicologica ed emotiva ai nostri assistiti.

Siamo riusciti, quindi, grazie al nostro brand a superare i problemi della pandemia operando in assoluta sinergia con i nostri iscritti.

Quanti danni la pandemia e la gestione della stessa ha arrecato agli operatori dello Sport e del Wellness?

Sicuramente i danni per il nostro comparto produttivo sono enormi. Indubbiamente chi è riuscito ad adattarsi al cambiamento, seguendo i propri iscritti su piattaforme digitali ha continuato a fornire dei degli stimoli utili. Vista la poca tempestività dell’azione dei governi che si sono succeduti in tempo di covid, presumo che alla riapertura di piscine, palestre e centri sportivi, poche realtà potranno davvero ripartire.

La cultura non è figlia del lavoro ma dello sport. Si sa bene che attualmente mi trovo solo tra i miei contemporanei nell’affermare che la forma superiore dell’esistenza umana è proprio lo sport. José Ortega y Gasset. Cosa Le ha insegnato lo Sport per la vita?

Sicuramente la disciplina. Chiunque intraprenda seriamente un’attività sportiva deve attenersi ad uno schema di lavoro tassativo. Questa stessa modalità tecnica trasferita nella vita di ogni giorno è sicuramente un valore aggiunto. Mi ha insegnato molti valori: la condivisione, l’amicizia, sfidare se stessi sempre e comunque. L’essere umano è fatto per muoversi e non per star fermo, quindi una costante attività fisica unita ad una sana alimentazione produce uno stile di vita ottimale che consente di avere una qualità di vita superiore anche in età avanzata.