Gioia Fasano: “Praticare sport è fondamentale, fonte di salute e svago”

Gioia Fasano: “Praticare sport è fondamentale, fonte di salute e svago”

31 Marzo 2023 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Gioia Fasano è una 19enne, atleta dell’Action Team Italia di BRANDIZZO in provincia di Torino del M^ Enzo Barbiere. Pratica kickboxing dall’età di 6 anni, due volte campionessa italiana, titolare della Nazionale italiana da 2 anni, medaglia di bronzo ai campionati mondiali WAKO 2022 a Jesolo, medaglia d’argento e di bronzo alla coppa del mondo best fighter 2019, cintura nera I Dan e allenatrice di kick boxing. La federazione, FEDERKOMBAT , è riconosciuta dal CONI. Vincitrice del premio “Donna Asi“ 2020 in onore di Nadia Torretti.

Oggi abbiamo il piacere di parlare di Covid, sport e salute con una professionista delle arti marziali: Gioia Fasano.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

È stato molto difficile affrontare la pandemia, avevo 15 anni e mi ero prefissata degli obiettivi agonistici molto importanti, avevo iniziato la preparazione ed ero pronta ad allenarmi costantemente e affrontare tutte le competizioni in programma, per poter accedere alla nazionale italiana. Mi sono fermata alla seconda fase dei campionati interregionali quando è stata dichiarata pandemia per la prima volta. È stato difficile accettarlo, sono una persona che vive di sport, quotidianamente, e non poter andare in palestra ad allenarmi era frustrante. A livello emotivo ho passato momenti difficili in quel periodo. Il mio team per fortuna non è mai stato fermo, organizzavano dirette social o appuntamenti tramite video call dove ci allenavamo tutti insieme, a corpo libero e sugli schemi fondamentali dei lavori di shadow boxe, simulando il combattimento a vuoto. È stato difficile affrontarlo, ma avendo al mio fianco un team di persone esperte e competenti nel settore, ho saputo gestire al meglio ogni mio allenamento, anche da casa. Mi allenavo spesso in garage con mio papà che dettava i tempi del timer.. caldo , freddo , pioggia o vento erano fattori irrilevanti per me , correvo su e giù per il cortile di casa e non aspettavo altro che finire le video lezioni per poter scendere ad allenarmi. È stato difficile seguire perfettamente l’alimentazione in quel periodo. Ho avuto paura del contagio molte volte, ma ho sempre rispettato alla lettera tutte le misure restrittive per poter essere sempre un grande salute.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Nella mia specialità è stato difficile allenarsi in palestra per i primi 7/8 mesi , poi fortunatamente c’è stata la possibilità di aprire le palestre solo agli atleti agonisti interessati alle gare istituzionali , per poter poi accedere a quelle internazionali. Tamponi, mascherine erano le regole fondamentali per poter accedere in palestra e alle gare. Io e il mio team, capitanato dal Maestro Enzo Barbiere e dai coach Simone Barbiere, Simone Monaco , siamo sempre stati rispettosi e precisi su tutte le normative relative al Covid-19.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Non mi ha spinta nessuno all’attività agonistica, è stata una mia scelta. Sin dall’età di 6 anni il mio Maestro mi ha cresciuta e formata per diventare l’atleta dei miei sogni. Piano piano insieme stiamo raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati, con tanto lavoro, sacrificio, umiltà e lealtà. Crescendo ho capito cosa sarei voluta diventare e dove sarei voluta arrivare, ma la vera strada è appena iniziata. Tanta forza e tanta voglia di crescere l’ho acquisita dal mio coach Simone Barbiere, nonché campione italiano pro, campione europeo e mondiale di kickboxing. Il mio maestro e il mio coach sono sempre stati i miei principali punti di riferimento.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei propri obiettivi. Si possono avere mille obiettivi segnati nel proprio quaderno dei “un giorno vorrei…” , ma se non si ha forza di volontà, coraggio, costanza e passione, non si può arrivare da nessuna parte. Si può vincere per caso una volta, ma il caso non è per sempre. I grandi risultati sono frutto di costanza, umiltà e duro lavoro.
Il mio coach dice sempre “ se vuoi puoi… “ ed è questa la verità: se una cosa si vuole realmente, la si può ottenere, non subito, con il tempo , con il giusto impegno, ma si può ottenere.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

La cosa che suggerisco sempre a tutti quanti, qualsiasi sia l’età, è quella di provare, di non fermarsi all’apparenza e alle prime impressioni. Lo sport è salute, e in un mondo come quello di oggi basato solo sulle nuove tecnologie, praticare sport è fondamentale, fonte di salute e svago, che sia a livello amatoriale o agonistico.