Fabrizio Ribeiro Pinto: “Il consiglio che do ai ragazzi? Non smettete mai di fare sport”

Fabrizio Ribeiro Pinto: “Il consiglio che do ai ragazzi? Non smettete mai di fare sport”

15 Aprile 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Da bambino il mio unico desiderio era giocare a calcio e che i miei genitori potessero vedermi in tv. Quel che è venuto dopo, la fama, il denaro, i trofei… tutto fantastico ma non paragonabile alla prima volta che mio papà mi ha visto in televisione”. (Samuel Eto’o)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un talentuoso calciatore: Fabrizio Ribeiro Pinto.

La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?

La fase pandemica all’inizio è stata veramente brutta. La paura di uscire di casa, vedere gli amici, mangiare fuori, era tutto un incubo, e purtroppo era peggiore nello ambito sportivo. Noi, che giochiamo a calcio, era una cosa brutta, sempre con i cambiamenti del Ministero della Salute a quanto riguarda cosa si poteva fare o meno, i campionati, allenamenti, ecc. Dopo due anni le cose stanno diventando un po’ più tranquille, anche se non è ancora finita. Le misure restrittive, almeno da parte mia, era sempre seguita nel modo giusto. Alcool gel, mascherine e misurazione della temperatura erano cose ormai indispensabili.

 Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?

Nelle partite la capienza delle palestre sono state ridotte, anche se un periodo non si poteva nemmeno guardare le partite. Alla fine della mia stagione giocando nella serie C1, ogni 48 ore prima della partita tutti i convocati dovevano fare un tampone, anche se eravamo vaccinati. Green pass obbligatorio sia per allenare che per giocare, e per accedere al campo era obbligatorio la mascherina FFP2. Le misure restrittive necessarie per poter un giorno, che penso stia arrivando, arrivare alla fina di questo incubo.

Chi è stato, in famiglia o fra gli amici, a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua “folgorazione”, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?

Ho iniziato troppo presto a giocare a calcio, con i miei 4 anni di età iniziavo già ad allenarmi nella squadra vicino a casa mia in Brasile. Chi è sempre stato al mio fianco, mi portava nelle partite lontane e mi ha fatto conoscere questo mondo bellissimo del calcio è stato mio papà, anche lui ha giocato qua in Italia in passato. Lui mi ha dato semplicemente la spinta per vedere quanto bello è giocare questo sport, che non è soltanto un sport ma anche una scuola.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

 Secondo me, la forza di volontà è la cosa più importante in questo sport. Avere una certa tecnica e capire la tattica di questo gioco è importante, però la voglia che metti in campo, la forza di volontà di allenarsi nei giorni in cui non hai voglia, lottare per ogni pallone, mancare il respiro di tanto che hai corso, queste cose qua contano molto di più. Quindi non basta dedicarsi solo la metà per raggiungere gli obbiettivi , e non dico solo in questo sport.

Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi  che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?

Il consiglio che posso dare ai ragazzi è quello di non smettere di praticare lo sport, non importa quale sia. Ovvio che personalmente dirò il calcio, ma lo sport non è solo una attività sportiva, la cosa più bella è che non è solo una questione di salute e che ti fa vivere molto meglio che stare tutti i giorni seduto davanti al PC o alla TV, ma lo sport è una scuola! Una scuola dove impari a vivere veramente. Le malizie che si impara con lo sport non ha un prezzo da pagare o un corso per aver questa conoscenza. Non smettere mai di praticare una attività sportiva penso che sia il consiglio giusto.