Deficit dell’ormone della crescita, profilo di sicurezza ed efficacia di somatrogon

Deficit dell’ormone della crescita, profilo di sicurezza ed efficacia di somatrogon

14 Luglio 2023 Off Di La Redazione

Il deficit dell’ormone della crescita (GHD) è caratterizzato da ipostaturismo patologico, sfavorevole composizione corporea, diminuzione della mineralizzazione ossea, alterato profilo lipidico correlato a maggiore rischio cardiovascolare e peggiore qualità della vita.
«La terapia sostitutiva con GH ricombinante (rh-GH) giornaliero si è dimostrata efficace nel ripristinare nel bambino l’accrescimento lineare e nell’adulto la normale omeostasi corporea, incrementando la massa magra e quella ossea, riducendo gli eventi cerebro-vascolari e migliorando le funzioni cognitive» afferma Anna Tortora, insieme alla Commissione Farmaci AME (Associazione Medici Endocrinologi) coordinata da Vincenzo De Geronimo. «Fino a poco tempo fa» ricorda Tortora «i prodotti disponibili a base di rh-GH richiedevano un trattamento sottocutaneo (SC) quotidiano, a causa della breve emivita del GH. Le iniezioni SC giornaliere sono state ritenute responsabili della scarsa compliance al trattamento registrata in molti pazienti e del conseguente impatto negativo sulla crescita e sulle principali funzioni corporee».
Somatrogon (MOD-4023) è un GH ricombinante a lunga durata d’azione somministrabile una volta alla settimana, approvato per bambini affetti da GHD in Canada, Australia, Giappone, Regno Unito e Unione Europea, spiega la specialista, che specifica che è costituito dalla sequenza amminoacidica del GH umano (hGH) e da tre copie del peptide carbossi-terminale (CTP) derivato dalla catena â della gonadotropina corionica umana (Zelinska N, et al. J Clin Endocrinol Metab 2017). «Gli studi su animali hanno dimostrato come la fusione hGH-CTP aumenti significativamente l’emivita sierica della molecola rispetto al solo GH» prosegue Tortora «e uno studio su adulti sani ha evidenziato come il profilo farmaco-dinamico di somatrogon fosse in linea con le formulazioni caratterizzate da breve emivita (giornaliere)» (Maniatis AK, et al. J Endocr Soc 2022). «Nel maggio 2017» riprende «sono stati riportati i risultati dello studio multicentrico di fase 2, randomizzato in aperto, condotto su 53 bambini affetti da GHD in età pre-puberale» (Zelinska N, et al. J Clin Endocrinol Metab 2017). Gli autori hanno confrontato sicurezza, farmacocinetica, farmaco-dinamica, tollerabilità ed efficacia di tre diversi dosaggi (0.25, 0.48 o 0.66 mg/kg/settimana) di somatrogon rispetto a rh-GH quotidiano (Genotropin, alla dose complessiva di 0.24 mg/kg/settimana), riporta la specialista. «Lo studio» riferisce Tortora «si divideva in due parti, ciascuna della durata di sei mesi: 1) durante il periodo I tutte e tre le coorti sottoposte a GH long-acting hanno ricevuto somatrogon alla dose di 0.25 mg/kg/settimana per le prime 2 settimane, con incremento progressivo ogni 2 settimane fino al raggiungimento della massima dose stabilita; 2) nel periodo II i partecipanti hanno continuato la dose originariamente assegnata nel periodo I».
L’emivita di somatrogon è stata stimata di circa 18.3-36.1 h, 5-10 volte maggiore rispetto a quella di Genotropin, riporta l’esperta. «IGF-1 e IGF-BP3 hanno mostrato un incremento dose-dipendente durante il trattamento con somatrogon, senza mai superare il valore di +2 SDS. Non ci sono stati eventi avversi gravi e la tollerabilità del farmaco è risultata sovrapponibile a quella di Genotropin giornaliero. Tutte e tre le coorti trattate con somatrogon hanno dimostrato un recupero adeguato di crescita, con risposta dose-dipendente. I pazienti che hanno ricevuto la dose più alta del farmaco (0.66 mg/kg/settimana), infatti, avevano valori maggiori della velocità di crescita (HV) per anno, la cui media (± DS) si è riscontrato essere la più vicina a quella del braccio rh-GH giornaliero (rispettivamente, 11.9 ± 3.5 vs 12.5 ± 2.1 cm/anno)».
I risultati, osserva Tortora, sono in linea con quelli riportati nello studio multicentrico di fase 3, in aperto (Deal CL, et al. J Clin Endocrinol Metab 2022), in cui 228 partecipanti (maschi e femmine, pre-puberi con età di 3-10 e 3-11 anni, rispettivamente, affetti da GHD non ancora in trattamento) venivano randomizzati a ricevere per 12 mesi somatrogon (una volta a settimana alla dose di 0.66 mg/kg/settimana oppure rh-GH giornaliero (Genotropin alla dose di 0.24 mg/kg/settimana; l’endpoint primario era la non inferiorità della HV a 12 mesi, che è risultata, rispettivamente, di 10.1 cm/anno vs 9.78 cm/anno, con una percentuale di eventi avversi (descritti come lievi-moderati) sovrapponibile (78.9% vs 79.1%, rispettivamente). «Lo studio conferma la non inferiorità di somatrogon rispetto a Genotropin in termini di velocità di crescita staturale (HV) per anno, tollerabilità e sicurezza» rileva la specialista.
«48/53 pazienti che hanno completato lo studio di fase 2» riferisce Tortora «hanno dato il consenso al proseguimento in aperto per ulteriori 5 anni, caratterizzato da tre fasi: a) nel periodo III, della durata di 12 mesi, i pazienti assegnati al braccio somatrogon durante il periodo I e II, hanno continuato il farmaco al medesimo dosaggio; quelli, invece, sottoposti a Genotropin giornaliero, sono stati nuovamente randomizzati a GH long-acting a uno dei tre diversi regimi posologici: 0.25, 0.48 o 0.66 mg/kg/settimana; b) nel periodo IV, durato 24 mesi, tutti i partecipanti sono stati trattati con somatrogon 0.66 mg/kg/settimana; c) durante il periodo V (ancora in corso, i cui dati pubblicati si riferiscono a un intervallo di tempo pari a 12 mesi) tutti i pazienti sono passati da somatrogon flaconcini mono-uso (iniezione SC mediante ago e siringa) a somatrogon penna pre-riempita per via SC, al medesimo dosaggio (0.66 mg/kg/settimana)». L’obiettivo dello studio, spiega l’esperta AME, era valutare l’efficacia, la tollerabilità e la sicurezza del farmaco durante trattamento a lungo termine nei bambini affetti da GHD. «All’inizio del periodo III, circa la metà dei partecipanti aveva un’età < 7 anni, il 66.7% erano di sesso maschile e il 93.8% caucasici; tutti, tranne uno, erano in età pre-puberale (stadio I secondo Tanner)» riporta. «Ci sono stati due casi di drop-out durante il periodo III, nessuno a causa di eventi avversi (AE), 4 durante il periodo IV (uno a causa di scoliosi, ritenuto AE) e 8 durante il periodo V (di cui uno a causa di AE – osteocondrosi)». In termini di HV annualizzata, riferisce Tortora, alla fine del periodo III le coorti in terapia con somatrogon 0.25, 0.48 e 0.66 mg/kg/settimana avevano valori medi, rispettivamente, di 7.73 ± 1.89, 7.54 ± 1.28 e 8.81 ± 1.12 cm/anno. L’incremento di crescita maggiore riscontrato nel braccio a più alto dosaggio era in linea con i risultati a 12 mesi riportati nello studio principale; i valori medi di HV per anno rimanevano stabili anche durante i periodi IV e V, a indicare una crescita sostenuta nel tempo, indipendentemente dalla terapia di provenienza con somatrogon o Genotropin nello studio principale; dopo passaggio a penna pre-riempita nel periodo V, l’HV per anno era simile a quella dei periodi precedenti di 6 e 12 mesi. «L’altezza media» prosegue la specialista «aumentava progressivamente dai valori basali dello studio principale (SDS -3.98 ± 1.22) fino a raggiungere l’intervallo di normalità alla fine dei 12 mesi del periodo V (SDS -0.69 ± 0.87). Anche in questo caso, l’incremento staturale era maggiore per la coorte a dosaggio maggiore e non risultava correlato con il tipo di terapia iniziale (Genotropin o somatrogon) del periodo I e II».
Un totale di 39 (81.3%) partecipanti ha riportato almeno un evento avverso durante lo studio di estensione. «La maggior parte è risultata di intensità lieve o moderata e quasi sempre non correlato al trattamento in oggetto» riferisce Tortora. «I più comuni sono stati le infezioni del tratto respiratorio superiore (27.1%) o inferiore (22.9%). Due casi di scoliosi, riportati durante il periodo IV, sono stati definiti dagli autori inaspettati e probabilmente correlati al farmaco in oggetto. Per i pazienti che utilizzavano fiale e siringhe mono-uso non sono stati riportati decessi, né reazioni al sito di iniezione; dopo il passaggio alla penna pre-riempita tre partecipanti hanno segnalato reazioni al sito di iniezione, di intensità lieve-moderata. Durante tutto lo studio sia gli esami ematologici, ormonali e biochimici che i parametri glicemici e lipidici si sono mantenuti nei limiti e in linea con i dati riportati nello studio principale». I valori medi di IGF-1 registrati alla fine del periodo III e del primo anno del IV erano stabili: 0.64 ± 0.96 SDS e 0.65 ± 1.08 SDS, rispettivamente, prosegue l’endocrinologa. «L’IGF-1 medio, invece, aumentava dalla fine del periodo IV alla conclusione del V, con valori, rispettivamente, di 1.05 ± 0.82 SDS e 1.29 ± 0.81 SDS. In tutti i periodi dello studio, comunque, l’IGF-1 non eccedeva mai le +2 SDS» osserva. «In conclusione» afferma Tortora «considerato anche l’elevato tasso di aderenza registrato (> 90%, analogo a quello riportato per lo stesso Genotropin nello studio di fase 3), i risultati descritti suggeriscono che somatrogon somministrato una volta a settimana abbia un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità a lungo termine e sia efficace nel determinare la crescita nei bambini affetti da GHD».
· Prescrivibilità e rimborsabilità di somatrogon (Ngenla) in Italia, secondo la determina AIFA del 13/3/23 (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 74 del 28/3/2023).
· Indicazioni: trattamento di bambini e adolescenti a partire dai tre anni di età con disturbi della crescita da insufficiente secrezione di GH. Somatrogon non è indicato per il trattamento a lungo termine di pazienti pediatrici con scarso accrescimento dovuto a sindrome di Prader-Willi geneticamente confermata, a meno che non abbiano ricevuto anche una diagnosi di GHD.
· Confezioni: a) 24 mg/1.2 mL: soluzione iniettabile per uso sottocutaneo, con cartuccia (vetro) in penna pre-riempita 1.2 mL (20 mg/mL), classe di rimborsabilità A; b) 60 mg/1.2 mL: soluzione iniettabile per uso sottocutaneo, con cartuccia (vetro) in penna pre-riempita 1.2 mL (50 mg/mL), classe di rimborsabilità A. Classificazione ai fini della fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti – ricetta accompagnata da prescrizione del centro ipostaturismo (RRL).
· In data 21/3/2023 è stato aggiornato il testo della nota AIFA 39, con l’inserimento del principio attivo somatrogon e con la raccomandazione di monitorare i livelli di IGF-1 ogni 3 mesi nei soggetti in trattamento.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/endocrinologia/deficit-dellormone-della-crescita-profilo-di-sicurezza-ed-efficacia-di-somatrogon-gh-settimanale/?xrtd=TVTPAATVSRTVXLCPRPTCAT