Dalla Bicocca di Milano, batteri mangia-plastica per migliorare la differenziata

Dalla Bicocca di Milano, batteri mangia-plastica per migliorare la differenziata

14 Luglio 2021 0 Di Luigi De Rosa

Sapete nonostante la differenziata nell’umido quanta plastica rimane? Ebbene nel nostro Paese è stato calcolato che un 5% di residui di plastica è sempre presente tra i rifiuti organici, dalle etichette sulla buccia della frutta agli imballaggi. Un team di ricerca guidato da Jessica Zampolli del Laboratorio di Microbiologia della Professoressa Patrizia Di Gennaro, sta mettendo a punto un processo che impiega batteri in grado di eliminare questi residui di plastica. “Micro-Val” (MICROrganismi per la VALorizzazione di rifiuti della plastica), questo l’acronimo del progetto di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, che si pone come obiettivo quello di liberare i rifiuti organici dai residui di plastica a base di polietilene grazie a batteri in grado di “digerirla”. Il progetto è stato ideato da un team tutto al femminile della “Bicocca” guidato dall’assegnista della ricerca Jessica Zampolli. Si tratta del quarto progetto lanciato quest’anno da Biunicrowd, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo, promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi su Produzioni dal basso, prima piattaforma di crowdfunding e social innovation. L’obiettivo economico di Micro-Val è raggiungere 9.500 euro, risorse che serviranno per la produzione del primo trattamento italiano di trasformazione e degradazione microbiologica della plastica a base di polietilene che potrà essere adottato dagli impianti di gestione dei rifiuti. Micro-Val si articolerà in due fasi: prove in laboratorio che serviranno a studiare le proprietà dei batteri mangia-plastica e a valutarne la loro efficacia per liberare la frazione organica dei rifiuti solidi urbani dalla componente di rifiuto indesiderato; nella seconda fase, invece, il team di ricerca verificherà la possibilità di applicare il trattamento biologico per uno scale-up in un impianto in collaborazione con un’azienda leader nel settore del recupero e il riciclo di rifiuti. Il progetto prevede anche lo sviluppo di un’applicazione per smartphone che fornirà consigli all’utente nello svolgimento della raccolta differenziata, permettendo ai cittadini di contribuire a eliminare ulteriormente la plastica dai rifiuti organici. Micro-Val ha ottenuto il sostegno di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Se la campagna raggiungerà almeno la metà dell’obiettivo fissato, scatterà il cofinanziamento da parte del Consorzio.