Covid, non aumenta il rischio di diabete per chi ha contratto il virus

Covid, non aumenta il rischio di diabete per chi ha contratto il virus

26 Novembre 2021 0 Di La Redazione

Si sospettava che l’infezione da SARS-CoV2 potesse danneggiare il pancreas, ma da uno studio svolto all’Istituto San Raffaele di Milano e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism non emergono prove che dopo l’infezione aumenti il rischio di diabete. Fin dalle prime fasi della pandemia è divenuto evidente che il diabete di tipo 1 e tipo 2 fosse un fattore di rischio sia di sviluppare una forma grave di Covid-19, sia di morire per l’infezione.

«In seguito sono stati segnalati casi isolati di diabete di nuova insorgenza durante Covid-19, suggerendo la possibilità che il virus potesse esercitare una tossicità diretta contro le cellule beta del pancreas con effetto diabetogeno» spiegano i ricercatori, coordinati da Lorenzo Piemonti, professore associato di Endocrinologia e direttore dell’Istituto di ricerca sul diabete presso l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. Per confermare l’ipotesi lo studio ha valutato i valori glicemici di oltre 600 pazienti ricoverati per sospetta polmonite da Covid nell’ospedale milanese, analizzando attraverso interviste strutturate/revisioni di cartelle cliniche l’andamento della glicemia un anno prima del ricovero, durante la permanenza in ospedale e dopo la dimissione. «Al momento del ricovero i partecipanti sono stati classificati secondo i criteri ADA come affetti da: a) diabete preesistente; b) diabete di nuova diagnosi; c) iperglicemia fuori dal range del diabete; d) normoglicemia. Le glicemie a digiuno prima del ricovero e durante il follow-up sono state classificati come normali o alterate» spiegano gli autori. I risultati? «I pazienti con disglicemia associata a Covid-19 avevano un aumento dei marker di infiammazione e danno d’organo e un esito clinico più scarso rispetto a quelli con normoglicemia. Dopo che l’infezione si è risolta, tuttavia, la prevalenza della disglicemia è tornata alla frequenza pre-ricovero» si legge nell’articolo. «Servono grandi studi epidemiologici per chiarire se il Covid-19 induce il diabete. Tuttavia, al momento, ogni annuncio allarmistico su un aumento del rischio di diabete dopo un’infezione da SARS-CoV-2 deve essere interpretato con cautela» concludono i ricercatori.