Coronavirus, non è psicosi ma paura

Coronavirus, non è psicosi ma paura

7 Febbraio 2020 0 Di Antonio Magliulo

Con 636 decessi ed oltre 31mila contagiati il virus “cinese” adesso fa spavento. Intanto si registra la prima positività dell’italiano in quarantena alla Cecchignola.

 

È risultato positivo al Coronavirus il 29enne trasferito all’ospedale per malattie infettive Spallanzani di Roma, proveniente dalla caserma della Cecchignola dove era stato posto in quarantena insieme agli altri 55 connazionali rimpatriati dalla Cina. Le sue condizioni, assicurano i sanitari, non destano particolare preoccupazione ma questo non basta a frenare la marea, sempre più montante, di disorientamento e di apprensione fra la popolazione.

Servono a poco anche i commenti scientifici che sottolineano come il tasso di mortalità del nuovo Coronavirus è al momento molto basso (intorno al 2,1%) soprattutto se rapportato alla “banale” influenza stagionale che, per complicanze respiratorie, causa 5000 morti l’anno solo in Italia. Inutili anche i raffronti con l’incidenza dei decessi relativi alla Sars ed alla Mers, rispettivamente, del 10% e del 30%. Le

Rischiano di alimentare sospetti anche tentativi – peraltro condivisibili e partoriti con le migliori intenzioni – del Ministero della salute che, al fine di evitare la diffusione di voci incontrollate, dopo aver sottoscritto un’intesa con Twitter, sulla corretta informazione sui social media, ha chiuso un accordo anche con Facebook-Da oggi, infatti, ad ogni richiesta di ricerca sul coronavirus partirà il suggerimento di visitare il sito del Ministero della Salute. “La corretta informazione- commenta sul suo profilo il ministro della Salute Roberto Speranza – è parte della prevenzione”.

Una dichiarazione che non si può non sottoscrivere ma che non potrà, è facile prevedere, riportare maggior calma. Anche perché sul piano della comunicazione istituzionale di errori ne sono stati fatti: dalle reticenze del Governo cinese alla svista “minimalista” dell’Organizzazione mondiale della sanità.