Coronavirus e decreto rilancio

Coronavirus e decreto rilancio

21 Maggio 2020 0 Di Avv. Corrado Riggio

Sul piano sanitario, grazie ad uno stanziamento complessivo (per il solo 2020) di oltre tre miliardi e 200 milioni di Euro, viene potenziata e riorganizzata la rete ospedaliera e assistenziale.

 

È stato finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale il tanto atteso decreto rilancio. Il decreto legge numero 34 del 2020, firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 18 maggio, è stato pubblicato in Gazzetta sul supplemento ordinario numero 21 del 19 maggio per entrare in vigore il giorno stesso. Praticamente in 266 articoli, distribuiti su 260 pagine sono state racchiuse tutte le misure che, secondo le intenzioni dell’Esecutivo, dovranno consentire all’Italia di poter ripartire dopo mesi di lockdown.

Il provvedimento in questione interviene sui settori più disparati, introducendo misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro ed economia, famiglie, imprese, università, scuola, sport, turismo, edilizia, fisco, con un massiccio stanziamento pari ad oltre 55 miliardi, corrispondente a circa due manovre di bilancio. Va precisato, in ogni caso, che per molte delle misure saranno necessari i relativi decreti attuativi.

Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio quale sono le misure adottate per la salute e la sicurezza. Sul piano sanitario, grazie ad uno stanziamento complessivo (per il solo 2020) di oltre tre miliardi e 200 milioni di Euro, viene potenziata e riorganizzata la rete ospedaliera, quella assistenziale oltre all’attività di sorveglianza attiva.

Tra le altre cose, si rende stabile l’incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva stabilito per far fronte all’emergenza e si rafforzano i servizi infermieristici distrettuali, con l’introduzione dell’infermiere di famiglia o di comunità, per poter potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da Covid-19. Ed, ancora, si autorizza l’assunzione di un numero massimo di circa 9.000 infermieri nonché di assistenti sociali e socio sanitari, ma si autorizza anche l’attivazione di centrali operative regionali di assistenza ai malati ed il riconoscimento economico del lavoro di assistenza ai pazienti più fragili svolto dai medici di famiglia.

Dal 2020 al 2024 si incrementeranno le borse di studio degli specializzandi di medicina e saranno velocizzate e snellite le procedure per l’adozione, su tutto il territorio, del Fascicolo sanitario elettronico, che viene ulteriormente potenziato. Infine, si è deciso di incrementare di 1,5 miliardi di Euro, per il 2020, il Fondo per le emergenze nazionali (Fen) oltre a prevedere lo stanziamento di apposite risorse per il potenziamento del Sistema sanitario militare e per il pagamento degli straordinari delle Forze armate e delle Forze di polizia.