
Coronavirus, Asl Napoli 1 ecco le Usca
29 Marzo 2020Si tratta di piccole unità mobili che nell’Asl metropolitana, così come in altre realtà regionali, operano interventi assistenziali destinati ai pazienti Covid.
Assistere a domicilio i pazienti colpiti dal virus epidemico. Si parte da oggi con le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) in linea con gli indirizzi del Governo regionale. L’Asl Napoli 1 Centro ha predisposto 5 unità mobili (una per ogni due Distretti sanitari di base) che saranno equipaggiate con medici volontari, vere proprie task force che si muoveranno sul territorio cittadino dalle 8 alle 21 di tutti i giorni per fare tamponi a domicilio dei pazienti per i quali si sospetta un contagio Covid-19 ovvero per i pazienti che hanno terminato il periodo di “quarantena” per i quali deve essere certificata la guarigione (è necessario eseguire due tamponi a distanza di 24 ore). Altri medici affiancheranno anche le cinque Unità operative di prevenzione collettiva per intensificare l’attività di sorveglianza sanitaria relativa ad ogni cittadino che risulta positivo ovvero in “quarantena” per contatto stretto.
“I medici delle Unità speciali di continuità assistenziale – spiega Ciro Verdoliva – si muoveranno in maniera agile su tutto il territorio cittadino e saranno un tassello importante della nostra battaglia contro il contagio. In linea con gli indirizzi del presidente De Luca stiamo intensificando tutte le azioni possibili, abbiamo il dovere di non tralasciare nulla perché questa guerra la dobbiamo vincere a qualsiasi costo”.
SONO UN MEDICO DEL CARDARELLI, CIRCA DUE SETTIMANE FA HO CHIESTO UN TAMPONE PER MIO FIGLIO CHE HA AVUTO FEBBRE E TOSSE PER UNA SETTIMANA…ILTAMPONE E ANCORA UN MIRAGGIO E NESSUNO SI E MAI PREOCCUPATO DI SEGUIRE MIO FIGLIO NEPPURE CON UNA TELEFONATA
Sono una docente di scuola primaria , a seguito di un’alterazione febbrile ( 37,8) il mio medico curante ha disposto la quarantena domiciliare di 14 giorni e richiesto l’intervento dell’ Usca per il tampone. Sono chiusa in casa che aspetto da 8 giorni ma ancora non si è visto nessuno . Temo che trascorrano i 14 giorni senza aver avuto la certificazione per il rientro al lavoro dopo avvenuto esito del tampone. A chi mi posso rivolgere ? Grazie.
Io sono una persona invalidate con una patologia seria in diabetica ipertesa ecc sono rinchiusa in casa da 19 giorni rispettando gli altri e me stessa l Asl mi aveva contattata il giorno 9 ottobre per farmi un tampone solo chiamato ma poi fino ad oggi nessuno e venuto vivo in casa con una persona di 71 anni viviamo sia di invalidità che di pensione di reversibilità stiamo a rischi di non poterci nemmeno fare la spesa ed il nostro signor de Luca dice che tutto funziona mi dispiace dirlo ma non e così perciò le chiedo di aiutarci prima che sprofondiamo nel barato
Abito a Scampia sono dal 23.10.2020 sintomi Covid in piattaforma dal 26.10.2020 in casa ho moglie è figlio minore in attesa di Tampone nessuno numero telefonico risponde
HO TRE BAMBINI DI 10 ANNI CON COVID IN ISOLAMENTO DOMICILIARE DA CIRCA 20 GIORNI MIA MOGLIE SI E FATTA IL TAMPONE PRIVATO PERCHE’ NESSUNO E’ VENUTO A CASA IN QUANTO ANCHE LEI PER 25 GIORNI IN ISOLAMENTO DOMICILIARE ORA E NEGATIVA, IO SONO NEGATIVO I BAMBINI NON POSSONO USCIRE DA SOLI PER ANDARSI A FARE IL TAMPONE, COME DOBBIAMO FARE?
Vedo che viene tutto improvvisato, quasi ogni giorno vengono emanate disposizioni De Luchiane incomprensive e noioso senza mai avvicinarsi alle necessità della gente, i nostri medici fanno il possibile per poter assisterci, ma molte volte i protocolli sono incomprensibili anche per loro, non vorrei che per questo malati oncologici vengano abbandonati al loro destino, aspettiamo anche per un semplice tampone, figuriamoci se si necessita di curare ferite potenzialmente infette-
Credo che tutto questo sia specchietto per le allodole, ritengo che il miglior sostegno alle persone in isolamento sia la presenza del medico di base, che ne da la cura secondo sua conoscenza e coscienza in tempi reali prima che la situazione si aggrava e si ricorre all’ospedale , dopodi che resta un terno al lotto- non ci siamo vergogna sempre, i peggior nemici siete voi giornalisti venduti e questa dittatura sanitaria-politica-
Ho mio padre diabetico di anni 90 da 7 giorni affetto covid e cn febbre. È solo in casa i medici usca sn arrivati dp 5 giorni e sentite gli hanno chiesto la temperatura e se ne sn andati.
Tra l altro il medico curante è letteralmente latitante e ha inserito il cellulare di mio padre e io nn ho possibilità di comunicare con questi coglioni che nn capiscono che nn si può interfacciarsi cn un uomo di anni 90, e nn hanno chiesto di parlare cn una figlia.