Clima impazzito, società nel caos

Clima impazzito, società nel caos

12 Agosto 2023 Off Di Corrado Caso

L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) sottolinea con estrema preoccupazione il rischio di un clima che ha iniziato negli ultimi anni a modificarsi velocemente. L’Intergovernamental Panel on Climate Change (IPCC) sottolinea la potenzialità dei cambiamenti climatici nel determinare una ingravescente vulnerabilità sociale, economica, tecnologica e demografica.
Nessuno è indenne e nessuna strada porta all’isola che non c’è! Tutti siamo, a un tempo, vittime e carnefici e possiamo essere diversamente coinvolti in migrazioni bibliche di popoli in fuga da zone devastate da siccità e denutrizione, disperate dal diritto alla salute e alla sopravvivenza e dalla necessità di accedere alle risorse naturali quale bene comune. Non ci sarà soluzione se l’immaginario collettivo continuerà a tracciare confini, innalzare mura, ipotizzare blocchi navali come illusione di sicurezza. Un clima impazzito non conosce etnie, livella potenti e meno ricchi, potrebbe farsi gioco delle tecnologie più avanzate e realizzare un ruolo di spoletta di un disordine universale che non risparmierà, neppure, l’arca di Noè. Tutto questo avverrà perché un relativismo esasperato crea verità individuali e fa di <un mondo più mondi, straccia la scienza nelle mille sale e sul piccolo schermo del narcisismo parla di giovanilismo e orienta l’attenzione su corpi palestrati e modelle anoressiche, crea profeti e auspici cantori del mito di Mida. Il frastuono è una pandemia che si spande a macchia d’olio e non dà il tempo di ingoiare la saliva. È il marker della società nella quale viviamo e nella quale affogano i nostri neuroni insonni, alcuni in libera uscita da una realtà, per molti aspetti, angosciante. Un frastuono che copre le certezze sui reali bisogni della sopravvivenza, del vivere comune e dell’habitat e sottovaluta la stupidità distruttrice dell’uomo. Sulla sedia dello psicanalista la nevrosi storica racconta la sua imprevedibilità perché raccoglie dell’uomo la follia. È urgente una mobilitazione di ricercatori, studiosi, Governi per realizzare uno sviluppo sociale ecosostenibile e una presa di coscienza collettiva per ridisegnare il libro della vita.