Christian Peluso, il Volley ha arricchito enormemente il mio bagaglio di esperienza

Christian Peluso, il Volley ha arricchito enormemente il mio bagaglio di esperienza

27 Dicembre 2021 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Tutto gli sport di squadra sono un vero e proprio insegnamento di vita: gruppi di ragazzi a contatto l’uno con l’altro, si cresce insieme, si impara a socializzare e poi ci sono delle regole a cui ci si deve adeguare e che bisogna rispettare. Si cresce e si impara a stare con gli altri. La disciplina, l’ordine e il rispetto diventano parte del tuo carattere.

Oggi parliamo di sport, Covid e salute con un pallavolista di lungo corso: Christian Peluso.

Partito dalla serie C con la Sbv Galatina anno dopo anno sale di categoria giocando per parecchi anni in serie B e arrivando a giocare anche in serie A3 ed A2.

Nel 2020/21 ottiene una promozione con il Casarano dalla serie B alla serie A3, in cui sta giocando nell’attuale stagione 2021/2022.

Come hai vissuto e come vivi la paura della pandemia e del contagio e il notevole disagio dovuto alle severe restrizioni?

Affrontare il periodo della pandemia inizialmente è stato molto difficile perché oltre alla mia avvertivo l’enorme paura delle altre persone. Personalmente la mia paura più grande era ed è tuttora quella di contagiare una persona a me cara. Le restrizioni hanno creato molti disagi nella gente ma il mio pensiero a riguardo è che nei primi mesi di pandemia la paura ed il fatto che siamo stati costretti a restare chiusi a casa, è stata la salvezza per moltissime persone.

Fortunatamente con l’arrivo del vaccino contro il Covid le restrizioni sono diminuite e abbiamo potuto riprendere una vita quasi normale e spero che presto queste restrizioni possano essere eliminate del tutto.

Quanti danni ha causato allo sport in generale e alla pallavolo in particolare la confusa se non cattiva gestione politica?

La pandemia ha purtroppo causato molti danni alle società sportive, molte società  sono fallite ed hanno dovuto ritirarsi dai rispettivi campionati e tornei. Gli atleti della pallavolo, così come quelli di altri sport cosiddetti “minori” sono da sempre poco tutelati e per questo nonostante l’arrivo di un minimo ristoro economico, durante la pandemia hanno subito moltissimi disagi . Secondo me più che una cattiva gestione politica c’è stata e c’è tuttora una cattiva comunicazione ma non mi sento di giudicare le decisioni politiche, specialmente quelle prese nel primo periodo emergenziale dove a causa del dilagare di una malattia totalmente sconosciuta, si navigava un po’ a vista a tutti i livelli.

Quanto valore attribuisci al binomio sport e salute e quanto è fondamentale l’attività fisica?

A mio parere il binomio sport e salute ha un valore enorme perché lo sport, praticato costantemente, porta ad avere uno stato psico-fisico ottimale. Questo è fondamentale ad ogni età, durante lo sviluppo, l’adolescenza ed in particolare durante l’età “matura” perché aiuta a prevenire e contrastare i cattivi stili di vita come la sedentarietà e la cattiva alimentazione che oggi portano sempre più persone verso le malattie cronico degenerative come diabete, ipertensione aterosclerosi ecc ecc

Cosa ti ha dato il volley in termini di crescita personale, sociale e professionale?

Il volley mi ha dato molto in tutti questi anni. Grazie al volley ho potuto viaggiare tanto e vivere in molte città e realtà diverse. Ho conosciuto tante persone o meglio amici con i quali ho condiviso la casa, il cibo, le gioie e le sconfitte. Tutto questo mi ha arricchito umanamente ed ha aumentato enormemente il mio bagaglio di esperienza personale facendomi maturare e migliorare anche come atleta.