Su input della Cgil-Fp Salerno, nell’Asl riprende a scorrere la graduatoria di Cardiologia

Su input della Cgil-Fp Salerno, nell’Asl riprende a scorrere la graduatoria di Cardiologia

19 Gennaio 2024 Off Di La Redazione

La Cgil Fp Salerno, con una nota dei giorni precedenti, aveva lamentato e denunciato, attraverso il segretario generale, Antonio Capezzuto e il coordinatore medici e dirigenza sanitaria, Massimiliano Voza, la grave carenza di cardiologi negli ospedali di Oliveto Citra, Polla e Vallo della Lucania. E le sollecitazioni del sindacato sono state accolte, in tempi brevi, dalla Direzione strategica dell’Asl Salerno.
Ad oggi, siamo lieti di registrare che si è ripreso a scorrere la graduatoria di Cardiologia (che era stata ceduta al Ruggi!), con proposta di servizio per la zona Sud di Salerno che finora aveva scarsamente beneficiato della procedura concorsuale – si legge nella nota a firma di Capezzuto e Voza – In dipendenza di ciò, sono stati accettati posti vacanti per le Cardiologie di Oliveto Citra, Polla e Vallo della Lucania. Di seguito, verificheremo se i cardiologi prenderanno servizio effettivamente entro il termine dato, e che si riprenderà a scorrere la graduatoria per assicurare che ogni reparto di Cardiologia (a maggior ragione quelli più periferici!) abbia la dotazione minima prevista di cardiologi, che non può essere a nostro avviso inferiore a 7 unità per rispettare il dettato contrattuale.
Le Cardiologie periferiche a Sud di Salerno sono allo stremo per carenza di medici incidendo negativamente nella filiera del Emergenza-Urgenza arrivata al collasso in questi giorni, quindi, avevamo rappresentato alla Direzione strategica dell’Asl Salerno che dal nuovo CCNL di categoria scaturisce, di fatti, l’obbligo di colmare le carenze per garantire non solo il normale funzionamento di tutti i reparti e la dignità e sicurezza per degenti e operatori sanitari, ma pure la corretta applicazione del contratto rispetto al monte massimo mensile cumulato di 12 preazioni per persona tra guardie notturne e reperibilità, a pena di sanzioni per le Asl – concludono i due dirigenti sindacali.