Approvato accordo di programma per il nuovo “Ruggi”

Approvato accordo di programma per il nuovo “Ruggi”

1 Agosto 2019 0 Di Giuseppe Manzo

Il presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca: “Sarà un ospedale moderno e di grande architettura per un investimento di 350 milioni di euro”.

È stato ratificato stamani dal Consiglio comunale di Salerno l’accordo di programma, siglato tra Regione Campania, Comune, Provincia, Università, Azienda Ruggi e Asl, con il quale si localizza in variante urbanistica dal vigente PUC, la nuova sede dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” – Scuola Medica Salernitana.

Il nuovo nosocomio, che avrà le caratteristiche di un Policlinico universitario, disporrà di 700 posti letto e sorgerà a circa 500 metri di distanza dall’attuale struttura, in un’area che in un tempo ospitava l’ex fabbrica Finmatica, parte della quale era stata destinata all’ edilizia agevolata.

Il modello organizzativo di riferimento è quello del Dipartimento inteso come aggregazione di Unità operative omogenee. Prevede, infatti, un’area medica, un’area materno – infantile a misura di bambini e famiglie; un’area ostetrica, un’area ginecologica; un’area pediatrica; un’area di salute mentale; un’area di terapia intensiva e semi intensiva; un’area post acuzie; prestazioni ambulatoriali e in Day hospital oltre ad un’area chirurgica, di emergenza e accettazione; laboratori e nuovi spazi per la didattica, la diagnostica e i servizi generali. Individuate, anche, un’Aula Magna con un centro congressi e aule con capacità ricettiva dai 50 ai 150 studenti, dotate di apparecchiature audio e video per la didattica anche in remoto.

I fondi per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera salernitana, finanziati dalla Regione Campania, ammontano a 350 miliardi di euro.

“Sarà un ospedale moderno e di grande architettura – afferma con orgoglio il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca – è stato fatto un altro miracolo recuperando 350 milioni di euro per realizzare un’opera necessaria altrimenti tra tre o quattro anni avremmo dovuto chiudere non essendo più a norma l’attuale Ruggi”.