Andrea Sabino: “A qualsiasi livello lo sport ci aiuta a stare bene con noi stessi”

Andrea Sabino: “A qualsiasi livello lo sport ci aiuta a stare bene con noi stessi”

22 Maggio 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare dà alle braccia quella che l’aria offre alle ali; il nuotatore galleggia sugli abissi del fondo.” (Erri de Luca)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un maestro di nuoto: Andrea Sabino.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia ed il disagio legato alle misure restrittive, di recente in parte mitigate? 

In modo chiaro, cercherò, di fare capire, in relazione alla pandemia, come la mia persona e il mio ruolo di allenatore, ha dovuto modificare  abitudini e organizzazione.

Facendo un passo indietro, posso sicuramente affermare, che la pandemia, per gli atleti e per noi tecnici ha avuto un ruolo di fondamentale importanza nella nostra carriera.

Negli ultimi due anni ho visto rinviare le olimpiadi e  questo, mi ha fatto  vedere negli occhi degli atleti paura, preoccupazione e incertezza.

Ho visto e continuo a vedere spalti vuoti durante le competizioni, genitori privati della gioia di vedere i progressi dei propri figli e figli che devono continuamente adeguarsi a nuove norme e nuove regole.

Il mio approccio allo sport agonistico che puntava già fortemente sulla crescita personale dell’atleta, è stato modificato ancora più a vantaggio di questo aspetto. Per natura, per istinto, per conoscenza, prediligo un atteggiamento vincente che punta a trovare sempre soluzioni quando la maggior parte delle persone troverebbe alibi. Quindi in questi due anni ho sempre cercato di utilizzare qualsiasi disagio, privazione o cambiamento improvviso per stimolare atleti, collaboratori e addetti ai lavori ad adattarsi alle situazioni sempre più velocemente, a trovare soluzioni sempre migliori.

Quanti danni, secondo te, hanno causato allo sport in generale ed al nuoto in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa se non cattiva gestione politica?

 

Lo sport in questo ultimo periodo ha avuto sicuramente una frenata d’arresto, sia quello agonistico che quello di base. Molti atleti sono stati privati della possibilità di frequentare gli impianti sportivi e il nuoto è stato uno di quelli più penalizzati. Sicuramente questa attività come altre previene tanti disagi, e in alcuni casi anche malattie, e viene utilizzata anche come scopo terapeutico. Quindi, quanto appena affermato, esalta una problematica legata alla disattivitá imposta dalla pandemia. Allo stesso tempo però, sono convinto che ha aiutato tantissimo la nostra categoria intesa come sportivi, facendo capire veramente quelli che sono i valori e i benefici dello sport.

Cosa ti ha dato lo sport in termini di crescita personale sociale e professionale?

Come affermato in precedenza, per me lo sport e parlo come educatore e praticante, è un momento di confronto leale con se stessi. A qualsiasi livello esso venga praticato, l’obiettivo dello sport è star bene con se stessi e divertirsi. Per soddisfare queste condizioni, lo sportivo a qualsiasi livello, deve porsi dei corretti obiettivi, anche piccoli, ed essere capace di raggiungerli. Queste continue piccole sfide con sé stessi migliorano la capacità di autorelazionarsi, aumentano la capacità di autoconoscenza e rafforzano la nostra personalità. Ovviamente sembra scontato dirlo ma  oltre agli aspetti mentali che sono spesso celati dietro la pratica sportiva ci sono innumerevoli vantaggi fisici che aiutano ogni individuo a migliorare la qualità della vita.