Acne vulgaris, il punto sulle terapie più efficaci

Acne vulgaris, il punto sulle terapie più efficaci

3 Agosto 2023 Off Di La Redazione

L’acne è una malattia della pelle estremamente comune con una prevalenza globale stimata del 9,4% e un costo annuo di 3 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Misurato in base agli anni di vita aggiustati per la disabilità, il carico globale dell’acne è classificato come il secondo più alto tra tutte le malattie cutanee in tutto il mondo.  L’acne si verifica comunemente sul viso e sulla parte superiore del tronco e può essere classificata in lesioni infiammatorie papule, pustole, noduli e cisti) o non infiammatorie (comedoni aperti o chiusi).     
I dati raccolti dalla metanalisi su 65.600 pazienti
Un nuovo studio, pubblicato in The Annals of Family Medicine, fornisce le prove più complete fino ad oggi sugli interventi farmacologici per l’acne vulgaris, con un’analisi sia della riduzione percentuale che assoluta del numero delle lesioni. Per la metanalisi sono stati inclusi studi controllati randomizzati che hanno confrontato l’efficacia delle terapie farmacologiche per l’acne vulgaris in pazienti di qualsiasi età e sesso e con una durata del trattamento >2 settimane.
I database PubMed ed Embase sono stati esaminati dall’inizio fino a febbraio 2022. Nello studio sono stati inclusi 210 articoli, coinvolgendo circa 65.600 pazienti con un’età media di 20 anni. La conta mediana delle lesioni totali, infiammatorie e non infiammatorie era rispettivamente del 72%, del 27% e del 44%.  
Isotretinoina orale, trattamento più efficace per l’acne vulgaris
Il trattamento più efficace è l’isotretinoina orale (differenza media [MD] = 48,41). Dopo tale farmaco, seguono le terapie combinate che sono più efficaci delle monoterapie. La triplice terapia contenente un antibiotico topico, un retinoide topico e perossido di benzoile (BPO) è classificata come la seconda linea di trattamento (MD = 38,1), seguita dalla triplice terapia composta da un antibiotico orale, un retinoide topico e BPO (MD = 34,83).  

Nelle monoterapie, gli antibiotici (orali o topici) e i retinoidi topici hanno un’efficacia comparabile per le lesioni infiammatorie
Tra i retinoidi topici, l’isotretinoina è stata la più efficace (MD = 21,66,), seguita dal tazarotene (MD = 19,29). Tra gli antibiotici, la doxiciclina orale (MD = 16,05, ) e la lymecycline orale (MD = 15,41,) si sono classificate tra le prime, mentre la minociclina topica (MD = 9.28) e azitromicina orale (MD = 13.29,) non hanno dimostrato una superiorità significativa rispetto al placebo. Da notare che, mentre la sola clindamicina topica era meno efficace di altri antibiotici (MD = 12,87), l’aggiunta di perossido di benzile ne aumentava significativamente l’efficacia (MD = 27,29). Tali informazioni possono modificare le strategie di trattamento, riducendo la necessità di un trattamento antibiotico orale nell’acne infiammatoria, riducendo così al minimo il rischio di resistenza agli antibiotici.  

Per le lesioni non infiammatorie vi è una superiorità dei retinoidi in monoterapia

Per quanto riguarda le monoterapie nelle lesioni non infiammatorie, tutti i retinoidi topici si sono classificati meglio di qualsiasi antibiotico orale o topico, che non dovrebbero essere utilizzati come trattamenti autonomi a causa del rischio di antimicrobico resistenza. Il retinoide topico più efficace era il tazarotene (MD = 22,61) seguito dalla tretinoina (MD = 19,22).

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.farmacista33.it/farmaci/27400/acne-vulgaris-il-punto-sulle-terapie-piu-efficaci-nuovi-dati-da-una-metanalisi.html?id=27400&ids=12