A Ravello il Jazz romantico di Brad Meldhau

A Ravello il Jazz romantico di Brad Meldhau

19 Luglio 2023 Off Di Francesco Milone

È tempo di musica al “Ravello festival”, manifestazione che intreccia classica e jazz in una delle cornici più suggestive della costiera amalfitana.

Un evento di grande qualità che ritrova la sua storica dimora nel belvedere di Villa Ruffolo; su quel  palco, sospeso tra cielo e mare, che da oltre settant’anni ospita le eccellenze artistiche della musica colta e del jazz mondiale.

Il programma del Ravello Festival dopo i concerti sinfonici, che ne hanno caratterizzato la prima parte, propone – dal 21 al 25 luglio – una sezione dedicata al jazz con importanti interpreti internazionali.

Nella cornice di Villa Rufolo, sul palco proteso sull’infinito, la 71esima edizione del festival ospiterà Brad Mehldau e il suo trio storico (venerdì 21 luglio, ore 21.30), il duo Stefano Bollani Gonzalo Rubalcaba (sabato 22 luglio, ore 21.30), i New York Voices in un’inedita formazione con la Salerno Jazz Orchestra (domenica 23 luglio, ore 21.30) e il connubio tra Kurt Elling, uno dei più eminenti cantanti jazz del panorama musicale internazionale, e il chitarrista Charlie Hunter (martedì 25 luglio, ore 21.30).

La suggestiva location, infatti, ospiterà il 21 luglio prossimo alle 21.30, il pianista Brad Mehldau, uno dei più lirici ed intimi interpreti del pianoforte jazz contemporaneo.

Brad Mehldau, una delle voci più liriche e intime del pianoforte jazz contemporaneo, ha concepito un percorso unico, che incarna l’essenza dell’esplorazione jazz, del romanticismo classico e del vitalismo del pop. Mehldau fa ritorno a Ravello (21 luglio) con il suo trio storico ed ovvero Larry Grenadier al basso e Jeff Ballard alla batteria.

Personaggio di spicco nel panorama del jazz mondiale, Mehldau è a volte confrontato con Bill Evans ma non gli piace il confronto, come spiega nell’introduzione a The Art of the Trio IV. Paragonato anche a Keith Jarret, il pianista descrive i lavori solisti di Jarrett più come ispirazione che influenza. In realtà, l’artista texano ha forgiato un percorso unico che incarna l’essenza dell’esplorazione jazz, del romanticismo classico e dell’allure pop.

Dalle lodi della critica come leader di band alla grande esposizione internazionale nelle collaborazioni con Pat Metheny, Renee Fleming e Joshua Redman, Mehldau continua a ricevere numerosi premi, ammirazione sia dai puristi del jazz che dagli appassionati di musica.

Le sue incursioni nella fusione di idiomi musicali, sia in trio (con Larry Grenadier al basso e Jeff Ballard alla batteria) che in solitaria, hanno visto brillanti rielaborazioni di canzoni di cantautori contemporanei come i Beatles, Cole Porter, Radiohead, Paul Simon, Gershwin e Nick Drake, insieme alla continua evoluzione del suo significativo catalogo di composizioni originali.

Con la sua auto-proclamata affezione per la musica popolare e la formazione classica, “Mehldau è, secondo “The New York Times” il pianista jazz più influente degli ultimi 20 anni”.

Intanto, la rassegna proseguirà con il molto atteso ritorno di Stefano Bollani (concerto sold out da tempo) che quest’anno salirà sul Belvedere di Villa Rufolo assieme a Gonzalo Rubalcaba (22 luglio), altro grande virtuoso nel pieno della maturità artistica. Il concerto sarà un dialogo a due in cui le possibilità diverse ed infinite di un incontro saranno protagoniste.

Di estremo interesse anche l’incontro fra la Salerno Jazz Orchestra diretta da Gianni Pepe e l’ensemble vocale New York Voices (23 luglio) gruppo che ha esordito alla fine degli anni ’80 con la Grp, l’etichetta messa in piedi da Dave Grusin e Larry Rosen. Il loro allora era un quintetto, con Peter Eldridge, Caprice Fox, Sara Krieger, Darmon Meader e Kim Nazarian. Pochi i cambiamenti di organico nell’arco di trent’anni di attività: la sostituzione della Krieger con Lauren Kinhan nel 1992 e l’abbandono di Fox, che nel 1994 ha trasformato il gruppo in un quartetto che riesce a spaziare da Duke Ellington e Chick Corea ai Beatles e Cole Porter. Il concerto è una produzione esclusiva per il Ravello Festival.

Infine (25 luglio) il sempre carismatico Kurt Elling che si esibirà portando a Ravello il suo innovativo progetto SuperBlue: un sorprendente mix di funk, jazz, beats indelebili e testi memorabili in coppia con il produttore e chitarrista Charlie Hunter. Vincitore del premio GRAMMY, Kurt Elling famoso in tutto il mondo per il suo ineguagliabile virtuosismo e talento continua nella sua personale esplorazione artistica.