Corretti stili di vita per combattere il coronavirus

Corretti stili di vita per combattere il coronavirus

30 Gennaio 2020 0 Di Andrea Del Buono* Mariarosaria Rondinella**

Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi sintomi di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi.

 

La febbre è il più bello ed efficace sistema con cui l’organismo ci difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno, come virus e batteri. Il primo compito del Medico è “non nuocere”, quindi rispettare e aiutare l’organismo al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia (febbre < di 37 °C). Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità. Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonché al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre. Le raccomandazioni sono rivolte alla fascia più sensibile della popolazione, cioè i soggetti a rischio, come bambini e malati cronici che sono costretti ad assumere molti farmaci e quindi i più fragili immunologicamente.

Ci si chiede: quali i rimedi migliori? Come difenderci da questo nemico invisibile che il virus?

E bene chiarire che i farmaci a disposizione sono limitati e servono solo per le complicanze e l’unico rimedio resta la vaccinazione, quando possibile, inoltre i virus hanno anche l’abitudine di mascherarsi e sfuggire al vaccino, ma resta comunque il rimedio più prezioso conquistato dall’uomo. Ricordo a tutti i lettori che un’ulteriore conquista della ricerca è stata quella di aver compreso come tutte le malattie abbiano un comune denominatore che si chiama infiammazione minima (inflammaging).

L’infiammazione è un meccanismo di difesa fisiologico del nostro organismo, attuato nei confronti di agenti patogeni esterni o di eventi traumatici. Una volta fatto fronte al pericolo, l’infiammazione dovrebbe passare rapidamente senza lasciare traccia. Se questo non avviene, il nostro corpo permane in uno stato di infiammazione cronica costante, che riduce le capacità difensive e di protezione dell’organismo. L’infiammazione minima persistente è strettamente correlata alle nostre abitudini alimentari come saltare la colazione oppure far colazione con cornetto e cappuccino ovvero con alimenti ricchi di zuccheri e farine raffinate per non parlare di insaccati o altro che chiamiamo jank food, quindi il primo rimedio per aiutare il nostro organismo a difendersi è assumere uno Stile di vita positivo, che noi abbiamo chiamato Stile di Vita Buona Sanità.

È noto che l’unica dieta riconosciuta come modello di salute e longevità che si basa su alimenti “Mediterranei”: cereali, olio extra vergine di oliva e vino rosso e la dieta “Mediterranea”, e in questo modello nutrizionale la caratteristica di base è che i prodotti siano “Mediterranei”, ma oggi il pane e l’olio sono Mediterranei?

Possiamo chiamare Dieta mediterraneo se il pane non è stato prodotto con la lievitazione naturale e con grano tipico dell’area mediterranea? La presenza di metalli negli alimenti condizionerà il nostro stato di salute e benessere? Il problema della contaminazione da metalli pesanti è sempre più attuale e, purtroppo, anche i cibi che comunemente mangiamo ne contengono quantità che, a lungo andare, possono risultare dannose (Bioaccumulo) ed alterare il nostro sistema immune. Noi della Buona Sanità ci siamo preoccupati di ridisegnare lo Stile di Vita Mediterraneo selezionando alimenti e prodotti autoctoni per mantenere quell’equilibrio metabolico e immunologico che possa difenderci anche da attacchi virali così subdoli e pericolosi come l’infezione da Coronavirus.

Ecco le basi dell’alimentazione Mediterranea per ridurre l’infiammazione minima senza la quale è molto più difficile essere contagiati, questo perché tale processo è causa di tre fenomeni che rallentano e talvolta bloccano le nostre capacità immunologiche:

  1. Stimolo della glicazione: causa l’alterazione delle proteine alterando la qualità delle membrane cellulari favorendo l’ingresso dei virus;
  2. Aumento dello stress ossidativo: una condizione che espone le nostre cellule all’attacco di agenti ossidanti;
  3. Produzione di citochine: piccole proteine con la funzione di messaggero; ognuna di loro contiene dei comandi specifici per le cellule, contribuendo al propagarsi dell’infiammazione stessa;

Ecco adesso come difendersi:

  1. Ridurre Zuccheri e farine raffinate: Glicazione;
  2. Ridurre il consumo di cibi cotti ad alte temperature;
  3. Aumentare il consumo di alimenti BIO crudi;
  4. Equilibrio tra Omega3 e Omega6 (kriomega3);
  5. Integrazione nutraceutici antiossidante (Trans-resveratrolo come linfoimmuno e A.H.C.C. active hexose correlated compound come kemolife);

Senza ridurre questo processo di inflammaging restano vane abitudini come quella di assumere immunostimolanti o vitamine etc..

 

*Immunoallergologo

**Presidente Associazione buona sanità