Vertenza Wind 3, lunedì presidio disabili alla Regione

Vertenza Wind 3, lunedì presidio disabili alla Regione

24 Febbraio 2024 Off Di La Redazione

Cisl-Fp: “Subito convenzione per riassunzione addetti”.

 

Tornano in piazza i lavoratori disabili addetti ai servizi di telefonia della Wind 3 da tempo in cassa integrazione. La Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli terrà lunedì mattina, a partire dalle 10, un presidio davanti al palazzo della Giunta regionale all’isola A 6 del Centro direzionale e chiederà un incontro con la direzione generale per sbloccare una situazione che si trascina ormai da diverso tempo.

“I circa 50 addetti della cooperativa che ha svolto finora i lavori nella società – sottolineano il leader della Cisl Fp Luigi D’Emilio e il coordinatore provinciale del Terzo Settore della federazione Enzo Migliore – sono ancora in attesa di riprendere il lavoro nonostante un incontro svoltosi al Ministero nel corso del quale si è dato il via libera alla stipula della convenzione in applicazione della legge. Da allora la Regione Campania non ha dato più notizia, pur avendo espresso in precedenza la propria disponibilità. E’ un atteggiamento che non comprendiamo. Perciò chiediamo che si faccia chiarezza presto e subito”.

L’art. 14 del decreto legislativo 276 del 2003 stabilisce che le aziende “possono assolvere parzialmente agli obblighi occupazionali previsti dalla Legge 68/99 in materia di collocamento mirato attraverso la sottoscrizione di convenzioni che prevedono il conferimento di commesse di lavoro a cooperative sociali che assumono persone disabili, con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario”.

Nel rispetto di questa norma, il sindacato ha chiesto, alla luce delle possibilità offerte dalla disciplina legislativa, che i lavoratori finora impegnati nel ciclo produttivo con la cooperativa Call.it transitino nella nuova società che Wind 3 individua, e riprendano l’attività. Ma per perfezionare la procedura, va stipulata una apposita intesa scritta tra l’azienda telefonica e la Giunta. Sulla quale tutti si dichiarano d’accordo. Ma ancora non si firma.