Valerio Vidimari: “Il bodybuilding non è uno sport ma uno stile di vita”

Valerio Vidimari: “Il bodybuilding non è uno sport ma uno stile di vita”

29 Settembre 2022 0 Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“La forza non viene dal vincere. Le tue lotte sviluppano la tua forza. Quando passi attraverso delle avversità e decidi di non arrenderti, quella è la forza.” (ARNOLD SCHWARZENEGGER)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un maestro del Fitness: Valerio Vidimari

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

Essendo un atleta agonista di Bodybuilding natural, la pandemia ha causato, nel momento nevralgico della situazione, numerosi ritardi e posticipi per quanto riguarda lo svolgimento delle competizioni; ciò è stato collegato anche ad una chiusura abbastanza prolungata delle palestre e per esempio, io ho gestito e affrontato la preparazione per le gare agonistiche adoperando attrezzi di fortuna presso la mia cantina.
La pandemia però mi ha aiutato a capire che basta anche poco per allenarsi e portare a termine il proprio obiettivo: sicuramente ci vuole tanta testa!

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?
Il bb natural è una disciplina di nicchia, soprattutto in Italia (ma in generale, anche nella globalità). Sicuramente, restrizioni e tentennamenti hanno ancora di più allontanato la nicchia di persone praticanti agonismo, per via di strutture chiuse e incapacità di allenarsi nel migliore dei modi.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà penso sia il punto cardine, soprattutto nella mia disciplina; prima di essere atleti fisicamente, penso bisogna esserlo dal punto di vista mentale.
Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?
Entrambe le cose! Io pratico bodybuilding agonistico ed affronto ogni gara col pensiero fisso verso un mio caro parente mancato da poco tempo; lui aveva la passione per il ciclismo, io per il bodybuilding, ma la forma d’amore che proviamo verso queste discipline penso fosse comparabile per entrambi.
Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?
Suggerirei che il bodybuilding natural sia una delle discipline più belle del mondo; penso che definirlo come sport, sia riduttivo, in quanto è un vero e proprio stile di vita. Ruota tutto intorno ad allenamenti intensi, alimentazione salutare e controllata, al fine di affrontare il percorso nella maniera più sostenibile possibile. Non è sicuramente da tutti però, ci vuole molta costanza e richiede tanti, tanti sacrifici…ma la soddisfazione, per me, è immensa!

Qual è l’episodio più recente che ha segnato la sua vita professionale e sportiva?

L’episodio più recente che ha segnato la mia vita professionale e sportiva è stata la venuta a mancare di mio nonno, per il quale dedico ogni competizione che svolgo e a cui va ogni mio pensiero quando faccio le routine di gara.